A rompere il silenzio in merito a Filippo Turetta e allo stato di fermo per il quale è detenuto nel carcere tedesco di Halle in Germania. È proprio in Germania che l’ex fidanzato di Giulia è stato fermato e successivamente arrestato dopo averne portato alla sua morte.
Quest’ultimo aveva organizzato una fuga nei minimi dettagli di ben oltre mille chilometri da Vigonovo, in provincia di Venezia. Subito dopo il ritrovamento del corpo ormai privo di vita di Giulia Cecchettin, è scattato nei suoi confronti l’imputazione per omi**dio volontario.
Da quando il giovane si trova nel carcere tedesco nessuno della sua famiglia è andato a trovarlo né i suoi genitori né tantomeno il suo avvocato. È proprio quest’ultimo, Emanuele Compagno ha voluto spiegare lo stato d’animo del suo assistito.
Filippo Turetta in carcere, le parole del suo avvocato: “È sofferente”

L’avvocato Emanuele Compagno ha così affermato, come riportato da Leggo: “Non ho sentito Filippo e neppure chi lo assiste in Germania, quindi non faccio commenti. Filippo, assistito da un altro legale, deve essere sentito in Germania per motivi esclusivamente procedurali. Non credo che i genitori lo vadano a trovare così, se non necessario, neppure io andrò”.
Quest’ultimo ha poi proseguito: “Sappiamo che Filippo è stato trovato in grande sofferenza scosso dalla vicenda. Possiamo scervellarci per cercare di capire cosa è passato per la mente di questo ragazzo. Ma resta solo il fatto che è stato descritto come un giovane modello. Magari insistente nei modi con Giulia ma come lo sono, anche con la messaggistica, i ragazzi di oggi”.
Quella che sembrava una fuga si è rivelato poi un vero e proprio omi**dio che ha visto la morte di Giulia Cecchetti. E il suo ritrovamento grazie a uno dei cani molecolari dei Vigili del Fuoco. Ora tutta l’Italia è in attesa delle analisi in merito all’autopsia.