Si sono svolti poche ore fa i funerali di Giovanbattista Cutolo, il giovane ragazzo morto a Napoli a soli 21 anni. Tantissime le persone che presenti all’ultimo saluto del musicista dell’Orchestra Scarlatti Young che ha perso la vita la notte del 31 agosto per colpa di un diciassettenne.
Un’ora di camera ardente e poi la famiglia, gli amici, i conoscenti e i cittadini hanno potuto assistere alla funzione religiosa iniziata alle ore 15. Quest’ultima celebrata dall’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia ha commosso migliaia di presenti tra lacrime e lunghi applausi.
Un vero e proprio lutto cittadino a Napoli per l’addio a Giò Giò. Sulla sua bara bianca il corno che da anni suonava quest’ultimo e i tantissimi fuori che hanno dimostrato il grande affetto e il grande amore.
Funerali di Giovanbattista Cutolo, il dolore della mamma e della sorella Ludovica

Fin da subito don Mimmo Battaglia durante l’omelia ha affermato: “Il Bene è superiore al Male e che la parte sana della nostra città è più lunga di quella malata ed è giusto che oggi si faccia vedere”.
Durante i funerali anche una lunga lettera scritta dalla sorella Ludovica: “Non ti voglio descrivere perché non l’ho mai fatto, mi sono limitata sempre a dire che eri la persona più sensibile. Eri la mia piccola ombra, il gigante buono. Tu sei un uomo d’onore, il migliore. Napoli sei tu, non Mare Fuori o Gomorra”.
“Quante volte hai creato piccole trappole in casa, opere ingegneristiche. E tutti gli scherzi. Siamo sempre stati una squadra. Non ti è mai importato cosa io volessi, lo esaudivi. Parli con tutti, sei curioso su tutto. Uso il presente perché è l’unico che tu conosci. Imitando te ho imparato che nessuno va lasciato mai da solo”.
“ Perché suoni il corno? Perché nessuno lo suona. Sei un gigante buono, sempre a sorreggere tutti. Tu sei un centro di gravità permanente. Tu ami questa città e mai l’avresti lasciata nonostante io ti avessi detto di farlo Napoli sei tu non è Mare fuori o Gomorra o il Maestro delle cerimonie” ha terminato la sorella.