Genova nelle ultime ore è stata protagonista di un bruttissimo gesto nei confronti della memoria di Gianluca Vialli. Nella città infatti, era stato creato una sorta di altare laico nei confronti del grandissimo campione per onorarlo e ricordarlo a distanza di mesi dalla sua morte.
Questa mattina però la città si è svegliata con la tristezza nel cuore per via di quanto accaduto durante la notte. Una vera e propria offesa nei confronti dell’ex calciatore che per anni ha fatto sognare l’Italia grazie alla sua bravura e alla sua immensa lealtà.
Nel cuore della notte infatti, alcune persone hanno deciso di oltraggiare la sua memoria al Molo dell’Amicizia di Quinto dove, i vari tifosi della Sampdoria avevano creato un altare laico tutto per lui. L’ex attaccante morto lo scorso gennaio a Londra aveva lasciato un ricordo affettivo nel cuore di milioni di italiani che, avevano deciso di omaggiarlo con un ricordo.
A rovinare e distruggere il tutto però, sono state alcune persone che nella notte tra il lunedì e martedì hanno compiuto un gesto di grande vergogna. Ecco cosa è realmente accaduto.
Genova, oltraggio all’altare laico in memoria di Gianluca Vialli

Secondo quanto ricostruito dagli agenti, le sciarpe lasciate dai tifosi sull’altare. Esse sarebbero state distrutte mentre la scritta col numero 9 ovvero quello di Vialli sarebbe stato corretto con una B. Un vero e proprio gesto sconsiderato che ha creato non poche polemiche in tutti gli italiani.
Un messaggio indirizzato precisamente alla situazione che sta vivendo la Sampdoria in questa ultima stagione. Quanto avvenuto infatti, è del tutto inaccettabile nei confronti di Gianluca Vialli e del suo ricordo ma anche nei confronti di tutta la sua famiglia.
Il punto in cui è stato creato all’altare laico era il luogo in cui l’ex calciatore passeggiava con Mancini. Esso inoltre era stata ambientata anche la scena finale de “La Bella Stagione”. Essa infatti, era presente all’interno del docufilm dedicato proprio alla Samp e a quella stagione piena di grandi soddisfazioni.
I tifosi all’interno dei propri profili social si sono scatenati in modo negativo nei confronti delle persone che hanno dato vita a questo gesto sconsiderato. Sono tante le persone che hanno descritto quanto accaduto come un momento di tristezza ma anche di vergogna.