Il Festival di Sanremo si è concluso con la vittoria della figlia d’arte Angelina Mango, con il brano La Noia, con il quale ha conquistato la Sala Stampa. Essa infatti è stata l’ago della bilancia che le ha permesso di ricevere la Palma D’Oro.
Al secondo posto è arrivato il giovanissimo rapper partenopeo Geolier. Proprio quest’ultimo però, è stato il protagonista di un fatto poco gradito da molti, si tratta della consegna di un riconoscimento in particolare.
Questo, gli è stato consegnato dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, e si tratta di una targa personalizzata al Maschio Angiolino. Tale targa però non è stata accettata da Franco Cutolo, padre del giovane Giovambattista Cutolo che a soli 24 anni è venuto a mancare per un motivo futile.
Geolier premiato a Napoli, la delusione della mamma di Giogiò: “Perché mio figlio no?”
Franco ha postato un fermo immagine derivante dal video del singolo “Na**os” proprio del rapper. Tale post, è stato accompagnato dalla scritta “Fuitevenne”, citazione di Eduardo De Filippo.
Mentre, in un secondo post ha voluto scrivere “Sindaco Manfredi grazie, lei è un grande” accompagnato dall’emoji arrabbiata e disgustata. Non solo il padre si è mostrato indignato, ma anche la madre Daniela Di Maggio si è detta indignata: “Non si può fare una cosa del genere. Così passa un messaggio sbagliato”.
Ha poi aggiunto che: “L’ho difeso certo e difenderò Geolier, che sta cambiando il suo modo di scrivere e fare musica. Che ha detto anche che dalla morte di Giogiò i ragazzi hanno capito tante cose, che avere un’arma non è la soluzione, che i ragazzi dei quartieri devono cambiare. Bene, era quello l’obiettivo. Ma premiare solo chi nel passato imbracciava il kalash***ov d’oro, cioè Geolier, escludendo una vittima, Giogiò, è incoerente, sbagliato. Mi chiedo: tu sindaco di Napoli che messaggio vuoi dare alla città? Sono indignata”.
Le parole del cantante
Geolier durante la consegna della targa commemorativa ha voluto ringraziare per il supporto ed il calore che gli è stato mostrato: “Sono grato del supporto della mia città, che non era scontato, è stato ‘esagerato’. Le persone si sono sentite veramente in diritto di supportarmi. Alla fine è vero, quando un prodotto esce da Napoli i napoletani ne sono proprietari, quindi io sono proprietà di Napoli”.
Ed ha poi concluso dicendo: “Voglio ringraziare tutti, ringrazio il sindaco per la vicinanza a me che sono giovane e ai giovani. Sono andato a Sanremo con l’obiettivo di portare la lingua napoletana e ci sono riuscito. Alla fine il risultato conta poco, sono rimasto contento di tutto”.
Il sindaco Manfredi ha poi giustificato la consegna dicendo: “È un riconoscimento che diamo a un vero figlio di questa città, espressione di una delle tante facce della nostra cultura e della cultura musicale della città”. Geolier premiato a Napoli ha così creato l’ennesimo caos che lo vede protagonista.
Concludendo: “Gli chiederemo un forte impegno, perché abbiamo già avviato delle attività nelle nostre periferie. Abbiamo bisogno di questi testimonial che portano messaggi positivi, dobbiamo parlare a questo grande popolo di ragazzi, di giovani, utilizzando il loro linguaggio, la musica e le loro espressioni culturali“.