Una nuova vita strappata ad una famiglia che ora piange una giovane maestra di soli 35 anni che lascia una bimba di pochi mesi. L’ennesima tragedia che per ora non ha una vera e propria spiegazione e al quale saranno gli agenti a dover far luce.
Si chiamava Ashleigh Vlahos l’insegnante che nelle scorse settimane ha perso la vita mentre portava a passeggio la propria bimba, davanti agli occhi di diverse persone. Ci sono voluti giorni prima che gli agenti potessero fare la piena ricostruzione di quanto accaduto, portando luce su una vicenda dai tratti davvero tristi.
La professoressa di inglese e lingue lavorava all’interno della scuola privata in Australia ed era in congedo di maternità. Nel mese di febbraio infatti, era nata la sua piccola e pochi giorni prima della tragedia erano tornati da un lungo viaggio in Grecia per vedere i nonni.
Giovane maestra muore mentre passeggia con la figlia: “Li per ore, nessuno se n’era accorto”

A raccontare quanto accaduto è stato il padre, Chris Vlahos direttamente al Daily Mail australiano nel quale, ha spiegato le dinamiche della tragedia. Il suo corpo senza vita è stato trovato vicino ai gradini di casa dai vicini che, hanno sentito per diverso tempo il bambino urlare e piangere.
È proprio in quel momento che hanno trovato Ashleigh a terra in un punto dove nessuno delle persone che passavano avrebbe mai potuto vederla. La cosa più straziante è che probabilmente Ashleigh è rimasta lì per alcune ore prima di essere scoperta è stata trovata solo perché la bambina piangeva nella sua carrozzina” spiega il genitore.
Il motivo della sua morte continua a rimanere un vero e proprio mistero anche dopo i risultati del medico legale. Quest’ultimo infatti, non ha evidenziato nessun tipo di anomalia o problema di salute che potesse portare la giovane maestra a perdere tragicamente la vita.
“Mia figlia era piena di vita, molto energica, amava essere madre e non aveva segni di malattie o qualsiasi cosa che avrebbe potuto causarne la morte. Ancora non riusciamo a capire il motivo di questa fine e ce lo chiederemo per il resto della nostra vita. Vorrei che fosse tutto un brutto sogno” ha spiegato il papà della donna.
Quest’ultima insegnava inglese ai bambini che arrivavano in Australia da altri paesi meno fortunati, dimostrando un grande cuore e una dolcezza sconfinata. A darle un ultimo saluto anche il preside dell’istituto in cui lavorava: “Il suo lavoro era caratterizzato da una passione genuina. Da un entusiasmo sconfinato e da un profondo amore per gli studenti che serviva”.