È finalmente definitivo il testamento di Silvio Berlusconi accettato da tutti e cinque i figli nella giornata di ieri. Nessun sé e nessun ma davanti alle volontà del Cavaliere che prima di spengersi a seguito della leucemia ha voluto suddividere l’intero patrimonio tra i suoi eredi.
Nei mesi scorsi quest’ultimo era stato letto e aperto ma senza ancora nessun accordo o accettazione ufficiale da parte della sua famiglia. Le ultime volontà vedono protagonisti Maria, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi ma anche Marta Fascina e Marcello Dell’Utri.
La scomparsa del Cavaliere è avvenuta lo scorso 12 giugno a seguito di alcune complicazioni dovute alla sua malattia, la leucemia mielomonocitica cronica. Nel corso dei mesi i vari consulenti hanno lavorato fino all’ultimo per cercare di chiarire e di mettere in chiaro tutti i valori stimati dei cinque miliardi tra società, investimenti immobiliari, titoli, opere d’arte e liquidità.
I figli di Berlusconi accettano il testamento: come sono suddivise le quote

Marina e Pier Silvio Berlusconi hanno il 53% del patrimonio con il controllo attraverso la Fininvest sulle quote della società. Barbara, Eleonora e Luigi hanno infatti una disponibilità più personale. Il fratello di Berlusconi ha invece 100 milioni di euro proprio come la compagna Marta Fascina mentre, l’amico Marcello Dell’Utri ha ricevuto circa 30 milioni di euro.
L’accordo scritto e firmato da tutti i figli di Berlusconi prevede un patto parasociale in cui è presente una clausola di ‘lock-up’. Si tratta di un impegno a non vendere nessuna delle varie quote per i primi cinque anni sia per le Holding sia per la Fininvest.
La suddivisione delle quote
I fratelli maggiori ovvero Marina e Pier Silvio riceveranno rispettivamente il 29,1% di Holding Italiana I, Holding Italiana II, Holding Italiana III, Holding Italiana VIII. Barbara, Eleonora e Luigi invece, avranno rispettivamente il 14% delle 4 Holding e la loro partecipazione complessiva risulterà del 16% l’uno.
Inoltre, è stato stabilità un patto parasociale nel quale si prevede la convocazione di diverse assemblee straordinarie di Holding Italia 1, Holding Italiana II, Holding Italiana III, Holding Italiana VIII e Fininvest per approvare le varie modifiche alla struttura. Tutti gli accordi decisionali sia ordinari che straordinari verranno prese a maggioranza semplice.