I pastorelli di Fatima contro il Coronavirus. I tre veggenti di Fatima persero la vita proprio durante una pandemia, e proprio la storia dei pastorelli di Fatima può ispirarci ad affrontare quanto sta avvenendo in questo difficile momento per l’umanità.
La storia di Giacinta Marro, una dei tre pastorelli, che è deceduta proprio da sola. La sua famiglia le voleva molto bene, avrebbe voluto esserle vicino fino all’ultimo suo respiro. Ma non ha potuto, per colpa dell’epidemia di spagnola.
La febbre spagnola ha fatto milioni di morti in tutto il mondo. Era il Febbraio del 1920, eppure sembra oggi, proprio adesso, con quello che stiamo affrontando. L’epidemia da Coronavirus è diventata globale, si è diffusa in tutto il mondo.
Anche Francesco Marto, un altro dei tre pastorelli, ha purtroppo trovato la morte per colpa dell’epidemia. Sono proprio i Patroni dei Malati. Durante il 1916-1917, i tre pastorelli ebbero la visione della Madonna.
Ed è proprio qui che si manifestò, in tutta la sua bellezza, parlando ai loro cuori, di ciò che sarebbe stato. La Madonna fece una unica richiesta ai tre veggenti, ovvero di non perdere la fede e di credere sempre nel Signore.
I Pastorelli di Fatima
In quel modo, però, avvisò anche che altrimenti si sarebbe abbattuta una guerra, in particolare se le persone non avessero cominciato a credere nel Signore. Proprio nel 2017, Papa Francesco ha deciso di canonizzare Francesco e Giacinta.
In quell’anno ricorrevano i 100 anni dalla loro apparizione. La loro storia ci insegna in questo momento duro per l’umanità intera come affrontare il periodo. Prima di tutto, è una occasione di parlare davvero ai nostri cuori e di aiutare tutti.
Non dobbiamo dimenticare il bene, che è sempre l’unico motivo per cui dovremmo agire. In nome del bene e delle anime, si compiono i miracoli impossibili. In nome di ciò che sarà, si compiono le azioni più belle, senza pensare a un tornaconto.
Teniamo sempre stretto a noi il Signore, che in questa pandemia ci parla, ci consiglia, anche se nessuno lo ascolta. Siamo suoi figli, e lui non si dimenticherà di noi. E anche se non possiamo stare vicino ai nostri cari, con le preghiere e la speranza ci siamo.