I Pooh ricordano Stefano D’Orazio e la sua straordinaria umiltà e bontà che da sempre l’ha contraddistinto come uomo ma anche come artista. L’intero gruppo con l’inaspettata presenza anche di Riccardo Fogli, ha ripercorso con grande dolore gli ultimi giorni del loro grandissimo amico che, nessuno avrebbe mai pensato di dover salutare per sempre.
La sua morte è avvenuta come un fulmine a ciel sereno tanto da rattristare l’intera Italia che, nel corso degli anni, era cresciuto con le loro canzoni. La storica band infatti, è tornata al centro dello studio di Verissimo per raccontare il loro affetto nei confronti di Stefano e quanto accaduto gli istanti prima della sua morte.
Un racconto pieno di dolore ma anche di grande amore che il pubblico e la conduttrice hanno manifestato nei loro confronti. Il batterista della band ha perso la vita dopo lunghe giornate di lotta lasciando un grandissimo vuoto nel cuore di tutta la sua famiglia, gli amici ma anche tutti i suoi fan.
I Pooh ricordano Stefano D’Orazio: “Lo hanno fatto salire in ambulanza e poi…”

A raccontare quanto accaduto all’arrivo dell’ambulanza nella sua abitazione è Roby Facchinetti. Quest’ultimo infatti ha spiegato: “Io non ci credo ad arrendere al mai più”.
“È andato via per una febbre forte e una tosse. Lo hanno fatto salire in ambulanza e nessuno lo ha più visto, se ne è andato in una maniera così dolorosa che non si può narrare. È inaccettabile per quello che era Stefano e per quello che ha fatto per noi”.
A strappare la vita a D’Orazio è stato il Covid che ha poi peggiorato anche una situazione di salute già di per sé delicata. Il componente del gruppo musicale ha infatti affermato come Stefano soffrisse di una grave malattia ovvero di leucemia.
A distanza di tempo I Pooh lo ricordano con grande amore: “Lui non si prendeva mai sul serio per primo, ha sempre pensato a quello che voleva fare dopo. Giocava sulle malattie ma era il collante della band”.
Facchinetti ha poi concluso: “Mi trovavo in seria difficoltà per un problema e l’ho confidato a lui e non potete immaginare cosa ha fatto per me Stefano lui è stato l’unico, era generoso e potevi contare su lui per qualsiasi cosa”.