Quanto ci sentiamo stanchi o quando abbiamo bisogno di richiedere una grazia e una guarigione fisica, possiamo rivolgerci a i Santi Patroni che attraverso i loro gesti hanno guarito tantissime persone. Da sempre infatti, ci sono alcuni particolari Santi che possiamo invocare nel momento esatto la loro intercessione.
Loro potranno ascoltare le nostre preghiere, le nostre paure ma soprattutto i nostri dolori che, attraverso le suppliche a loro dedicato potranno trovare sollievo e pace. Di seguito ecco i Santi Patroni che hanno dedicato tutta la loro vita ad aiutare e a guarire gli altri.
I Santi Patroni a cui chiedere una guarigione contro le malattie
Santa Rita: Santa dei casi impossibili e disperati. Rita viene invocata di fronte a situazioni di forte pericolo, soprattutto legate ad epidemie. Questo perché, secondo alcune storie, questa santa ha curato uomini e donne affette da alcune malattie bruttissime.
Difatti, anche dopo la sua morte le vennero attribuite molte guarigioni miracolose. Per questo motivo è soprannominata la santa degli impossibili perché, dopo la sua scomparsa proprio come in vita è rimasta accanto ai bisognosi, che a lei si continuano a rivolgere.
San Raffaele: nonostante sia elencato tra i santi, San Raffaele è prima di tutto un angelo, facente parte degli angeli perennemente accetti alla presenza di Dio e destinati a cantarne le lodi per l’eternità. Anche il suo nome tradisce la sua natura di santo patrono contro le malattie.
Questo perché significa “è Dio colui che guarisce”. Spesso raffigurato con un vaso da medicazione, ed è il patrono delle giovani coppie, dei fidanzati e degli sposi. Ma è anche il patrono di chi soffre di malattie mentali, dei non vedenti, dei farmacisti e degli oculisti.
Sant’Agata: è la patrona di Catania, visse nel III secolo. Oltre che ad essere uno dei santi patroni, è anche 1 delle sette vergini e martiri ricordati nel canone della Messa. Il proconsole Quinziano che era incaricato di costringere i cristiani di Catania ad abbandonare la propria fede, si innamorò di lei.
Quando lei lo rifiutò, fu consegnata ad una cortigiana sacerdotessa di Venere e alle figlie, così che potessero corromperla. Agata riuscì però a resistere alle loro affermazioni. Quando venne riconsegnata a Quinziano, venne rinchiusa in carcere luogo in cui dovette subire ogni tipo di angheria. Come prigioniera, ebbe la visita di San Pietro e di un angelo che le curarono ogni ferita. Prima che le guardie le tolsero la vita tramite il supplizio dei carboni ardenti.
Gli altri Santi dediti alla guarigione
Santa Rosalia: anche lei è una santa molto invocata durante la pandemia di peste. Che tutt’ora è cara ai suoi fedeli in tempo di epidemie. Santa Rosalia de’ Sinibaldi, è vissuta a Palermo nel XII secolo. Vergine eremita che è vissuta in isolamento per gran parte della sua vita nonostante sia stata molto breve.
Un racconto narra che nel 1624 abbia salvato la sua città dalla peste. Le sue reliquie sono ritrovate grazie ad alcune sue apparizioni, una volta raccolte sono portate in città ed utilizzate per debellare la peste. Da quel momento è la Protettrice dalla Peste.
Madonna della Salute: Quest’ultima nel corso tra il 1630 e il 1631 venne invocata per eliminare l’epidemia attraverso una lunga processione di preghiera che, durò tre giorni e tre notti. Da quel momento i Veneziani ripetono ogni anno la processione in suo onore per dedicarle un segno di ringraziamento.
Sant’Antonio Abate: Esso oltre ad essere il protettore degli animali domestici è in grado di guarire il “fuoco di Sant’Antonio” ovvero una forma grave di herpes.