La frutta e la verdura sono un vero toccasana per il nostro organismo e alcuni alimenti vegetali possono essere considerati veri supercibi verdi. Anche la scienza lo conferma. I ricercatori del Center of disease control and prevention degli Stati Uniti hanno esaminato alcuni ortaggi e hanno calcolato la percentuale di nutrienti protettivi che sono presenti all’interno di essi.
Hanno così potuto mettere a punto una classifica, spiegandoci cosa dovremmo mangiare per stare bene. Ai primi posti della classifica gli esperti hanno messo le cime di rapa, gli spinaci, la lattuga e il prezzemolo. Hanno poi scelto l’erba cipollina, la rucola, l’indivia e i broccoli.
A metà della classifica si sono collocati molti vegetali che appartengono alla famiglia delle crucifere e altri che hanno come segno di riconoscimento le foglie verdi, che indicano un’alta quantità di clorofilla. Nella seconda metà dell’elenco sono stati classificati gli agrumi, i frutti di bosco e l’aglio, anch’essi cibi ottimi per prevenire l’insorgenza delle malattie.
Sul podio della classifica arrivano al primo posto il crescione, al secondo il cavolo cinese e al terzo la bietola.
Supercibi verdi: ecco i benefici
Il crescione
Il crescione contiene molte vitamine, la C, quelle del gruppo B e la vitamina A. Inoltre è ricco di sali minerali, come silicio, ferro e calcio. Alcuni studi hanno dimostrato che i suoi fitonutrienti sono molto utili per contrastare la crescita delle cellule tumorali. Inoltre il crescione aiuta a depurare il corpo dagli agenti inquinanti e agisce positivamente sui reni.
Il cavolo cinese
In Italia è conosciuto anche con il nome di cavolo di Pechino. Si può consumare sia crudo che cotto e ha molte proprietà a beneficio della salute perché contiene vitamina C, vitamina A, acido folico, potassio e altri sali minerali.
La bietola
La bietola ha delle foglie contenenti in abbondanza clorofilla, che, secondo molte ricerche, ha effetti antiossidanti e antitumorali. Può essere utile per regolarizzare l’intestino, visto che contiene molte fibre.
Deve essere comunque consumata con moderazione se si soffre di disturbi renali. Infatti la bietola è ricca di acido ossalico. Quest’ultimo si può combinare con il calcio e può determinare la formazione di cristalli, che possono creare la presenza di calcoli nelle vie urinarie.