Il naufragio del Bayesian continua a far parlare di sé a causa dei tanti interrogativi irrisolti e delle anomalie che hanno portato alla scomparsa di diverse persone, tra cui una giovanissima ragazza.
Nelle ultime ore, è arrivata una lunga dichiarazione rilasciata da un amico dell’imprenditore Mike Lynch, scomparso assieme alla sua famiglia in quella serata di lunedì che ha macchiato di nero il paese di Porticello, in provincia di Palermo.
In seguito, vi riporteremo la lunga dichiarazione di Corrado Broli, un ex manager ed amico di Mike Lynch, che ha voluto condividere un suo lungo pensiero su quanto è accaduto al suo caro amico e alla sua famiglia.
L’amico di Mike Lynch racconta gli ultimi attimi de il Bayesian
Durante l’ultima puntata del programma di Rete 4 ‘Quarta Repubblica’, programma condotta da Nicola Porro, è stato invitato ed intervistato Corrado Broli, un ex manager che era molto amico dell’ormai scomparso Myke Lynch.
Le sue parole ha avuto inizio con il seguente pensiero: “Mike Lynch aveva subito un processo lunghissimo dal quale è uscito completamente assolto. L’ho sentito l’ultima volta per il suo compleanno, era il 16 giugno. Era sollevato e felice di essere finalmente libero e soprattutto era felice di poter essersi ricongiunto con la famiglia perché lui era stato a San Francisco un anno e mezzo ai domiciliari quindi era veramente felice e voleva ricominciare una nuova vita“.
Corrado Broli conosce bene Myke Lynch perché hanno lavorato assieme per 25 anni, precisamente dal 1999. Successivamente, ha aggiunto che: “Si era tolto un peso enorme, una spada di Damocle che si è portato sulla testa per quasi dieci anni e con una grande voglia di ricominciare. Questa gita in barca appunto aveva questo significato“.
Inoltre, Broli ha sottolineato un dettaglio che potrebbe diventare importante ai fini delle indagini. Questo perché ha dichiarato di essere stato “diverse volte su questa barca, era una barca fantastica. Non ho mai conosciuto questo comandante, conoscevo bene quello precedente, invece. Le Perini sono famose per tutta una serie di automatismi, praticamente si pilotano direttamente da una centralina”.