Il monologo di Ibrahimovic. Si è conclusa ieri sera la 71a edizione del Festival di Sanremo condotto da Amadeus. Ospite fisso tutte le sere tranne mercoledì Zlatan Ibrahimovic. Il campione svedese per la serata conclusiva per un attimo si è tolto di dosso i panni del campione burbero e dall’ego smisurato, e si è presentato dinanzi al microfono recitando un monologo molto emozionale e motivazionale.
“Tutti conoscevano già Zlatan prima di questo festival e allora perché è venuto qui? É venuto perché gli piacciono le sfide, l’adrenalina e crescere. se non sfidi te stesso non puoi crescere” – esordisce.
“Quando scendi in campo puoi vincere o puoi perdere, io ho giocato 945 partite ne ho vinte tante, ma non tutte. Ho vinto 11 scudetti, ma ne ho anche perso qualcuno. Ho vinto tante Coppe, ma ne ho anche perse qualcuna. Sono Zlatan anche se non ho vinto tutte le partite”.
Il monologo di Ibrahimovic che ha emozionato tutti
Per Zlatan Ibrahimovic il fallimento non deve considerarsi una sconfitta ma l’inizio della vittoria. “Sono Zlatan quando vinco e quando perdo. Ho fatto più di 500 gol, ne ho anche sbagliato qualcuno. Pochi… Qualche rigore andato male, ma il fallimento non è il contrario del successo: è una parte del successo”.
Ed infine: “Fare niente è il più grande sbaglio che puoi fare: ti dico una cosa se sbaglia Zlatan puoi sbagliare anche anche tu. Ogni giorno puoi fare la differenza: impegno, dedizione, costanza, concentrazione. Ho organizzato questo Festival, che nel suo piccolo può essere di Zlatan. Ognuno di voi può essere Zlatan, non è mio Festival e nemmeno quello di Amadeus, è il vostro Festival. Quello dell’Italia intera. Grazie Italia, la mia seconda casa”.
Un discorso molto toccante che da ieri sera sta facendo il giro della rete, Un discorso che ha messo in mostra il lato tenero del campione, sempre abituato a fare il duro in campo.