Salvatore Antonio Minetti è il padre di Annalisa Minetti, è il protagonista della storia che stiamo per raccontarvi. Ma non solo, ciò che risalta è come il nostro paese sia composto da un servizio medico eccezionale.
Il padre di Annalisa Minetti di recente è stato protagonista di un momento particolarmente difficile. La giovane cantante nella giornata di ieri ha raccontato la grandissima paura vissuta dopo il ricovero urgente del genitore.
Quest’ultimo infatti, ha dovuto affrontare un infarto inaspettato che, avrebbe potuto allontanarlo per sempre dalla sua amata famiglia. A raccontare quanto accaduto è la stessa cantante all’interno de Il Messaggero, commovendo tutti i suoi fan. Ecco le sue parole.
Il padre di Annalisa Minetti, paura dopo l’infarto: il triste racconto della cantante

Il cuore di Minetti continua a battere. Questo grazie all’encomiabile lavoro che i medici dell’ospedale di Ostuni e del “Perrino” di Brindisi hanno effettuato, salvandogli la vita. l’uomo e padre di 69 anni, originario della Città Bianca, è la prova di come il sistema sanitario italiano sia tra i migliori al mondo.
Questa storia mostra come i medici dell’ospedale di Ostuni, siano riusciti a salvare la vita di Salvatore Antonio Minetti da un terribile infarto. L’uomo che è stato prontamente messo in cura, prima di essere curato dallo staff medico del presidio ospedaliero “Antonio Perrino” di Brindisi.
La figlia di Salvatore, Annalisa Minetti è molto conosciuta per la sua carriera da cantautrice, modella ed atleta paraolimpica italiana. Quest’ultima, ha subito dichiarato che: “Sono e sarò sempre grata all’ospedale di Ostuni e al “Perrino” di Brindisi sono degli eroi, hanno salvato la vita al mio papà. Un profondo grazie va al dottor Gianni Spennati che ha immediatamente capito la gravità della situazione ed ha fatto sì che mio padre oggi sia ancora vivo”.
Durante le sue vacanze, l’uomo di 69 anni avvertiva da alcuni giorni alcuni dolori all’altezza del torace. Per non rovinare l’aria di festa dovuta alle nozze però, aveva deciso di non dire nulla a nessuno, sottovalutando la situazione.
Ma con il passare dei giorni, il dolore aumentava a tal punto da metterlo in difficoltà nei movimenti degli arti superiori. Durante la giornata del 20 agosto, Salvatore aveva deciso di confessare alla figlia Annalisa dei dolori che stava provando.
La figlia in quel momento si trovava a Roma, città in cui vive con la sua famiglia. Durante il racconto della vicenda, quest’ultima ha dichiarato che: “Mi ha riferito che non si sentiva tanto bene e mi ha spiegato i dolori che aveva sin da subito gli ho consigliato di andare al pronto soccorso. Lui mi ha ascoltata e si è recato presso l’ospedale di Ostuni, sempre rimanendo al telefono con me in modo che potessimo monitorarci”.
Non appena era arrivato all’ospedale della Città Bianca, i medici gli hanno subito fatto sottoporre ad alcuni esami, tra cui l’elettrocardiogramma. Non appena hanno ricevuto i risultati, hanno inviato quest’ultimi al cardiologo Gianni Spennati.
Il dottore, notando qualcosa di dubbio, ha subito fatto mobilitare la sua squadra medica, e l’ospedale. Il ricovero organizzato presso l’ospedale “Perrino”, così da potergli offrire le cure necessarie. Salvatore Minetti, aveva un infarto in corso, proprio per questo è stato sottoposto ad una coronografia.
La bravura dei medici, il racconto di Annamaria
La figlia, ha affermato che: “Il mio papà ora sta meglio mi sono sentita con lui nella serata di lunedì e mi ha riferito che lo staff medico è fantastico e lo stanno accudendo in maniera esemplare.”
“Ho solo parole di elogio per tutto il personale sanitario interessato. La distanza non aiuta, ma mi sono sentita confortata. A breve verrò in Puglia dal mio papà, abbraccerò il dottor Gianni Spennati e ringrazierò personalmente l’equipe medica del “Perrino”.
Sicuramente, questo episodio è stato un momento molto importante per la sanità italiana e pugliese. Riguardo a questo tema, Annalisa Minetti ha voluto fare un appello per mostrarsi vicina. “Sono a conoscenza delle difficoltà presenti in questo periodo per la carenza di medici. Sono a disposizione e farei tutto quello che è in mio potere, a livello pubblico, per poter sostenere la Puglia.”
“La sanità pugliese deve essere il nostro fiore all’occhiello. Non si può implodere a livello sanitario una regione così importante e così ben vista dal mondo. A volte penso ad una cosa, diamo miliardi ai calciatori quando invece dovremmo sostenere di più i nostri medici.”