Il padre di Mattia Luconi non si rassegna alla morte del suo piccolo bimbo di soli 8 anni avvenuta lo scorso 15 settembre a causa dell’alluvione delle Marche. Tiziano e sua moglie fino alla fine hanno nutrito la forte speranza di poterlo riabbracciare sano e salvo ma purtroppo non è stato così.
Un dolore fortissimo quello che la famiglia sta vivendo soprattutto in vista di queste festività natalizie che trascorreranno tra lacrime e tristezza. A ricordare la gioia, la spensieratezza ma soprattutto la dolcezza del piccolo Mattia è ancora una volta il suo papà come riporta a La Repubblica.
Quel bruttissimo giorno del 15 settembre, il bimbo si trovava in macchina con la propria mamma quando cercando di fuggire dall’alluvione un’onda di fango l’a trascinato via. Il genitore fin da subito è riuscito ad aggrapparsi ma purtroppo la corrente è stata troppo forte impedendo al piccolo di riuscire a mettersi in salvo.
La vita della famiglia Luconi da quel giorno è completamente cambiata e a spiegarlo è lo stesso Tiziano. Quest’ultimo infatti, ha descritto il suo primo Natale senza Mattia e tutto il dolore che lui e la sua famiglia stanno vivendo.
Il padre di Mattia Luconi morto nell’alluvione delle Marche: “Un Natale pieno di lacrime”

Sara un Natale triste e senza gioia quello che la famiglia Luconi è pronta ad affrontare senza il loro piccolo Mattia. A raccontarlo è il papà direttamente a la Repubblica: “Non c’è Matti, non ci sono le risate e la confusione. Puntualmente distruggeva l’albero dovevo ricomprarlo ogni anno. Non c’è più casino, non c’è più la voglia di farlo perché lui era la mia festa quotidiana”.
“Sono pieno di tristezza e di lacrime agli occhi. Ma non resterò a casa a disperarmi. Sono un educatore professionale di minori stranieri non accompagnati e andrò a lavorare come volontario. […] Tre giorni fa qualcuno ha sistemato un piccolo albero di Natale vicino alla tomba di Mattia, a San Pietro in Musio. Non era addobbato. Io avevo due palline rosse e le ho messe lì perché so che Matti avrebbe fatto così“ ha terminato il papà del bimbo.
Un dolore fortissimo che ha voluto esprimere anche la mamma di Mattia che, ha raccontato la sofferenza vissuta il primo giorno dopo il suo ritrovamento. La donna infatti, ha raccontato: “Ho pianto per 13 chilometri perché la comunità dove sono educatore è vicino dove hanno ritrovato il mio bambino. La mia vita è un’altra, ora il tempo è prezioso. Prima ero più distratto, anche con Matti. Adesso cerco di cogliere ogni istante con le persone che ritengo speciali”.
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La famiglia Luconi sta cercando di rimettere in piedi la loro vita, cogliendo gli aspetti belli e ricordando il loro piccolo con tutto l’amore nel cuore ed esaudendo quelli che sarebbero stati i suoi desideri.