A distanza di anni dalla scomparsa del piccolo Manuel la famiglia chiede ancora giustizia ma soprattutto la verità su quanto accaduto. la tragedia avvenuta l’8 febbraio del 2020 ha portato alla scomparsa del bimbo all’interno dell’Ospedale Maggiore di Lodi.
Il bambino è arrivato al pronto soccorso della città manifestando forti dolori all’addome ma a distanza di circa tre anni nessuno ha ancora spiegato alla famiglia le cause della sua scomparsa. I genitori fin da subito avevano presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Lodi, avviando un procedimento contro ignoti che, purtroppo, è stato archiviato.
Ora a distanza di tempo la mamma del piccolo Manuel ha lanciato un appello importante, con la speranza di avere giustizia ma soprattutto di sapere la verità su cosa è successo davvero.
Il piccolo Manuel morto a 27 mesi in ospedale, l’appello della mamma: “Voglio la verità”

Mirela Drazhi di 34 anni e suo marito Mario Ferrari piangono ancora la scomparsa del loro piccolo e dolce Manuel. In meno di un’ora la loro vita è stata stravolta dalla tragedia al quale, ancora oggi non hanno una risposta.
La famiglia nella giornata di ieri ha così lanciato un importante appello all’interno della testata giornalistica Il Giorno. “Voglio capire cos’è accaduto a mio figlio, se eventualmente sono state analizzate e cambiate le procedure e fare in modo che altri genitori non provino il nostro stesso dolore” spiega la mamma di Manuel.
La donna ricostruisce così gli ultimi istanti di vita di suo figlio: “Manuel è svenuto in bagno tra le mie braccia, ma, grazie ai consigli del 118, si è ripreso. L’ambulanza ha iniziato un rapido trasporto verso Lodi. Il bambino indicava di avere un forte dolore alla pancia, fino a peggiorare irreversibilmente”.
Mirela prosegue spiegando: “Io voglio solo chiarimenti. Per me è umiliante non poter riferire, per esempio, ad altri medici, durante comuni anamnesi del mio secondogenito, per quale causa è morto mio figlio. Ogni volta è un confronto con un dolore insuperabile, ho bisogno di sapere cos’è accaduto. Spero che un accertamento giudiziale lo chiarisca”.
“Il bambino, con me, è sempre rimasto cosciente in ospedale. Pensare che quando mi ha chiesto l’ultimo bacio, per paura di togliergli l’ossigeno dal viso, non gliel’ho mai dato. Poco dopo, l’hanno portato in terapia intensiva. Quel bacio non ho mai più potuto darglielo” termina la mamma del piccolo Manuel.
Photo in evidenza: Da Repertorio