Alessandro Impagnatiello fino al giorno della sua confessione ha continuato ad iniziare messaggi al telefono della sua fidanzata facendo finta di niente. Per giorni l’uomo ha proseguito nell’inviare messaggi alla madre di suo figlio a cui aveva tolto la vita dopo una lunga discussione.
Giulia aveva infatti scoperto la seconda storia di Alessandro tanto da aver incontrato l’altra donna per un confronto pacifico e solidale. È proprio la stessa sera che quest’ultimo ha deciso di compiere il gesto bruttissimo che ha segnato per sempre la vita di Giulia e del loro bambino Thiago.
Lo scorso 25 maggio ovvero due giorni prima che la sua fidanzata perdesse la vita, lei gli aveva detto che era finita. Tante erano le discussioni tra i due fidanzati che continuavano da mesi a non riuscire più a trovare un punto d’incontro né tantomeno un chiarimento.
È proprio in quel momento che tra i due sono volate parole pesanti, in particolar modo da parte di Alessandro che, aveva definito la donna come una “cattiva madre”.
Impagnatiello Alessandro, la chat 2 giorni prima della morte di Giulia: “Che madre sei se mi lasci?”

Giulia era incinta al settimo mese di gravidanza quando ha scoperto che Alessandro aveva una seconda storia d’amore con una sua collega. La discussione avvenuta sia per messaggio che dal vivo, ha portato a parole davvero pesanti che, ha lasciato andare frasi del tutto inaspettate.
Alessandro lo scorso 25 maggio aveva accusato Giulia di essere una cattiva mamma: “Ma veramente prima ancora di far nascere un bambino tu vuoi già dividerci? Vuoi farlo nascere con due genitori già separati? Ma che madre sei! Ma te lo chiedi?”.
Da gennaio Giulia era a conoscenza del tradimento da parte di Alessandro e aveva messo in dubbio la sua storia d’amore. Discussioni che proseguivano nei giorni e che alla fine portava ad altre discussioni: “Non mi sembra normale fare arrivare una persona a questo limite. Non ho fiducia in te e non ne avrò mai. Ormai il vaso si è rotto e io non ho voglia di risistemarlo”.