Il 9 Maggio dobbiamo ricordare le vittime del terrorismo e delle stragi, ma soprattutto due grandi uomini: Aldo Moro e Peppino Impastato.
Aldo Moro fu ucciso dai terroristi poiché voleva opporsi contro coloro che intendevano abbattere lo Stato. Peppino Impastato, invece, fu un sognatore, un politico con un grande sogno: eliminare la mafia.
Moro fu ritrovato nel bagagliaio di una auto rossa, una R4. Si trovava a pochi passi dalla sede di due partiti, la DC e il PCI.
Purtroppo, di Peppino, furono ritrovati solo i suoi resti a seguito della forte esplosione. Moro è ancora oggi ricordato per aver cercato di unire i comunisti e i cattolici: riforme importanti per i diritti sul lavoro, sulla scuola e sulla sanità.
Impastato, invece, si era opposto con tutte le sue forze alla Mafia. Abitava a 100 passi (da qui il noto film) dal punto più mafioso della sua provincia. Cercò di cambiare con tutte le sue forze la mentalità del suo paese, Cinisi.
Ricordiamo anche Moro tra coloro che scrissero la Costituzione. Fu, infatti, uno dei primi a firmare l’Ordine del Giorno, l’11 Dicembre del 1947.
“L’Assemblea Costituente esprime il voto che la nuova Carta Costituzionale trovi senza indugio adeguato posto nel quadro didattico della scuola di ogni ordine e grado”.
In ricordo di Aldo Moro e Peppino Impastato
Nelle sue ultime settimane di vita, Moro fu rinchiuso in un cubicolo di appena 2 metri quadrati. Non aveva spazio nemmeno per camminare o per respirare in maniera corretta.
Nessuno dei due sopportava le ingiustizie. Il loro unico obiettivo di vita era di aiutare gli altri, di sostenere il popolo, di cambiare le cose.
Non possiamo non ricordarli, non possiamo non onorarli. Perché hanno dato la vita per noi: ognuno di loro ha permesso ciò che oggi chiamiamo libertà.
Al funerale di Aldo Moro, il corpo di quest’ultimo non c’era, su volere della famiglia. A quello di Impastato, invece, parteciparono solo i suoi amici più stretti e la famiglia. Se ne andò nell’indifferenza del paese, che gli voltò le spalle.
Molto tempo fa, Aldo Moro, in uno dei suoi scritti, disse che commemorare significava non solo ricordare insieme, ma ricordare rendendo nuovamente attuale.
Ricordiamoli, perciò, ricordiamoli sempre. Non dimentichiamoli mai. Seguiamo i loro sogni, le ispirazioni, le citazioni. I dettami della vita pulita e libera da ogni mafia.