L’inferno e paradiso, i posti in cui “riposeremo” dopo la nostra scomparsa, sono a noi sconosciuti. Per questo motivo abbiamo deciso di condividere un racconto molto emozionante, scritto dalla penna di Alberto Simone.
Il racconto è estrapolato dal libro “La felicità sul comodino, piccoli segreti per vivere meglio ogni giorno”, che vi consigliamo assolutamente di leggere. Questo racconto ha lo scopo di mostrarci cosa significano davvero questi luoghi misteriosi.
Inferno e Paradiso
Siamo noi a determinare dove andremo, un giorno. Che cosa accadrà nella nostra vita? Cosa farà la differenza? Ogni azione e ogni parola ha una conseguenza, ricordatelo sempre. Vi lasciamo con l’emozionante racconto.
Un sant’uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese: “Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l’Inferno”.
Dio condusse il sant’uomo verso due porte. Ne aprì una e gli permise di guardare all’interno. C’era una grandissima tavola rotonda. Al centro della tavola si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso. Il sant’uomo sentì l’acquolina in bocca.
Cosa sono?
Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall’aspetto livido e malato. Avevano tutti l’aria affamata. Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia. Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po’, ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio non potevano accostare il cibo alla bocca. Il sant’uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.
Dio disse: “Hai appena visto l’Inferno”.
Dio e l’uomo si diressero verso la seconda porta. Poi, Dio l’aprì. La scena che l’uomo vide era identica alla precedente. C’era la grande tavola rotonda ed il recipiente che gli fece venire l’acquolina in bocca. Le persone intorno alla tavola avevano anch’esse i cucchiai dai lunghi manici. Questa volta però erano ben nutrite e conversavano felici tra di loro, sorridendo.
Il sant’uomo disse a Dio: “Non capisco!”
“È semplice”, rispose Dio. “Essi hanno imparato a nutrirsi reciprocamente, gli uni con gli altri. I primi invece pensano solo a loro stessi.”
Alberto Simone, La felicità sul comodino, piccoli segreti per vivere meglio ogni giorno