Inps, assegno unico figli per genitori divorziati o separati. Che cosa accade in questi casi? Sicuramente l’intento del governo è aiutare tutti i genitori, con ovviamente un occhio di riguardo per coloro che si trovano in precarie situazioni economiche. E’ stato dato il via dall’Aula del senato al Dl Fisco. Di cosa si tratta?
Potremmo definirla una manovra bis, visto che prevede diversi provvedimenti come l’assegno per i genitori separati in stato di bisogno.
A partire dal prossimo mese di marzo 2022, l’assegno unico andrà a sostituire le detrazioni per i figli in busta paga ed anche i bonus per il nucleo familiare.
Inps, assegno unico figli per genitori divorziati o separati
Questo beneficio, assegno unico, la cui domanda potrà essere presentata a partire dal 1 gennaio 2022, va a tutti i genitori, a partire già dal 7° mese di gravidanza fino ai 21 anni di ciascun figlio.
Ma cosa accade se i genitori sono divorziati o separati? I casi sono differenti, a seconda che ci sia un affidamento esclusivo o condiviso. Nel primo caso, l’assegno spetta al genitore affidatario.
Nel caso in cui invece è stato nominato un tutore legale, l’assegno verrà riconosciuto solo ed esclusivamente nell’interesse del minore. Va anche detto, che nei casi in cui c’è una separazione o un divorzio, l’assegno va ad incidere sul contributo al mantenimento ma sono nei casi in cui uno dei due ceda l’assegno all’ex marito o anche all’ex moglie.
In caso di separazione o divorzio ancora, l’assegno verrà concesso in ugual misura tra i soggetti che esercitano la responsabilità genitoriale. A meno che i genitori non si accordino diversamente, dovrà essere indicato nella domanda a chi tra i due andrà l’assegno.
Per qualsiasi altro chiarimento, visto che le fattispecie sono davvero tante, sarà necessario consultare le circolari dell’Inps, per chiarire qualsiasi dubbio o dettaglio.