Recentemente, sulle strade di Grindavik, in Islanda, è stata segnalata una numerosa presenza di enormi voragini. La cittadina in questione conta 3.500 abitanti, ed è situata sulla penisola di Reykjanes. Quest’ultima si trova a 60 chilometri da Reykjavil, a Sud-Ovest dell’Islanda.
La cittadina, per poter mettere in sicurezza tutti i suoi abitanti, è stata prontamente evacuata lo scorso venerdì direttamente dalla protezione civile.
Questo, è il segno che la risalita della montagna sta rendendo impraticabile il suolo causando voragini enormi, quindi deformandolo. Ma ciò che sta preoccupando maggiormente la popolazione e gli studiosi del posto, è una possibile eruzione in mare o sulla terraferma.
Islanda, il vulcano preoccupa la popolazione: Voragini nelle strade e nubi di ceneri

Negli ultimi giorni infatti, proprio gli scienziati che stanno studiando ed analizzando la situazione, hanno dato una conferma di questa probabile tesi, che prevede una possibile eruzione da un momento all’altro. Questo è dovuto al magma che ha provocato centinaia di terremoti in pochi giorni.
L’eruzione, è stato calcolato che potrebbe accadere lungo la faglia che si è creata, inoltre come se non bastasse, potrebbe accadere in vari punti del luogo.
Ovviamente, per quanto sia preoccupante il pensiero e la tesi che riguarda una possibile eruzione e della zona che è particolarmente abitata, bisogna comunque pensare che si tratta di una zona che non è situata solamente lungo la dorsale medio-oceanica che separa la Placca Eurasiatica e quella Nordamericana.
Difatti, essendo situata anche al di sopra di un punto molto caldo della dorsale, punto in cui il magma tende a spingere il fondale verso l’alto. Si può quindi dire che la presenza di numerosi vulcani situati lungo la dorsale. Una cosa naturale e che per questo sono costantemente tenuti sotto profonde e precise analisi.
Mentre, per quanto riguarda la situazione della cittadina di Grindavik, quest’ultima rimane evacuata. Secondo alcuni studi molto approfonditi, l’eruzione potrebbe avvenire tra moltissimi anni, mentre secondo altri, l’eruzione potrebbe essere particolarmente imminente.