Ciò che è accaduto durante la giornata di Ferragosto ha dell’incredibile. Dopo un possibile stallo nelle indagini incentrate sulla ricerca della piccola Kata, la bambina rapita nella città di Firenze, qualche ora fa al padre della piccola è arrivata una telefonata dal Perù.
All’interno di questa conversazione, al padre è stato confessato che la bimba è stata trasferita in Sudamerica per errore. Ora le forze dell’ordine italiane sono in contatto stretto con le autorità peruviane per fare luce sull’ipotesi. Ecco tutti i dettagli.
“Kata rapita per errore, è in Perù. Ci penso io”: La telefonata del nonno al papà della bimba

All’interno della strana telefonata, che dal Sudamerica ha raggiunto il padre di Kata, la frase che più ha colpito è stata: “Kata sta bene, l’hanno rapita per errore, ci penso io”. Grazie a questa telefonata, si è aperta una nuova pista nelle indagini sulla scomparsa della piccola di 5 anni sparita da Firenze ne pomeriggio del 10 giugno 2023.
La telefonata sembra esser partita direttamente dal carcere peruviano in cui è detenuto uno dei nonni di Kata, qualche giorno dopo la sua scomparsa. Indirizzata al padre della piccola ma da quel momento non si è avuto alcun tipo di seguito.
La telefonata venne nominata già settimane fa, direttamente dal padre della piccola, ma da quanto ha rivelato La Repubblica grazie ad una registrazione, sono uscite altri particolari da quel contatto avuto tra il padre ed il Perù. Tutte le informazioni che sono trapelate ora sono sotto analisi per concretizzare la veridicità delle voci.
Nel caso in cui dovessero essere veritiere, potrebbe immediatamente aprirsi una nuova pista, che finora è stata tenuta in secondo piano. Cioè, il trasferimento della piccola Kata nel loro paese di origine. Il nonno della piccola avrebbe detto: “è già qui in Perù, ci penso io”. Si tratta ovviamente di prove da analizzare considerando che non ci sono stati ulteriori sviluppi nel mentre.
La magistratura italiana però, avrebbe deciso di approfondire, cercando contatti con la polizia peruviana. Il tutto per poter risalire ad eventuali indizi e prove sulla possibile presenza di Kata in Perù. Inoltre, vogliono avere delle prove sul possibile legame tra la scomparsa della bambina ed il Perù.
Si tratta comunque di una prova abbastanza remota, considerando che le ricerche della piccola son partite in tutta Italia, la sera stessa della sua scomparsa. Intanto, le forze dell’ordine stanno continuando ad indagare sulla pista del rapimento per vendetta collegato agli affitti in nero dell’albergo in ci risiedeva con la famiglia.