La poesia che abbiamo deciso di condividere con voi è di Giovanni Pascoli, la Ciotola del Nonno. Una poesia che dovrebbe farci riflettere molto. I nostri genitori, purtroppo, un giorno invecchieranno. Non saranno sempre giovani, non ci terranno sempre stretta la mano.
Un giorno, saremo noi a doverla tenere stretta a loro. Dovremo aiutarli a mangiare, a camminare. E in quel momento diventeranno “i nostri figli”. Leggete e condividete questa magnifica poesia. Non lasciate da soli i vostri genitori anziani.
C’era una volta un vecchio che non ci vedeva più e le ginocchia gli tremavano. E quando era a tavola non poteva tener fermo il cucchiaio e faceva cadere la minestra sulla tovaglia e qualche volta gliene scappava anche dalla bocca.
E la moglie del suo figliolo se n’era schifata ed anche il suo figliolo. Sicché alla fine non la vollero più a tavola con
loro. Il povero vecchio doveva star seduto accanto al camino e mangiava un poco di zuppa in una scodella di terra.
La ciotola del nonno
Un giorno siccome le sue mani tremavano ecco la scodella gli cadde per terra e si ruppe in due o tre pezzi. Allora sicché la nuora gliene disse E il povero vecchio non rispose nulla e chinò il capo e sospirò.
Gli comprarono una ciotola di legno e gli dissero: “Codesta non la romperete”.Ma quella sera il suo figliolo e la nuora videro il loro figliolo che giocava e raccattava i cocci della scodella.
“Che fai?” gli chiese suo padre.
“Riappiccico la scodella per dar da mangiare a babbo e mamma quando sarò grande.”
E il babbo e la mamma si guardarono negli occhi, poi si misero a piangere e ripresero il nonno a tavola con loro e da allora in poi lo trattarono bene.
Giovanni Pascoli
Stupenda! Mi sono commossa! Bisogna sempre amare i genitori, anche quando saranno vecchi e malati. Una ruota che gira, l’amore e il rispetto non devono mai mancare.