Il caso “Barbara d’Urso” da giorni continua a tener banco sui social, si fa avanti una nuova critica che, questa volta ha portato la conduttrice all’esasperazione. Questa volta a creare una nuova polemica sarebbe stato un gesto compiuto durante il funerale di Berlusconi ovvero la preghiera a mani giunte.
Un gesto che, a distanza di settimane ha creato un vero scompiglio che, si è andato a sommare alle critiche e agli avvenimenti firmati Mediaset. Barbara è ormai fuori da Canale 5 e a prendere il suo posto sarà Myrta Merlino che, vestirà i panni di conduttrice a Pomeriggio 5.
Nonostante questo però, Barbara D’Urso nelle ultime ore ha deciso di agire per vie legali spiegando quanto accaduto durante le esequie del Cavaliere.
La D’Urso annuncia via legali dopo le critiche per la foto in preghiera ai funerali di Berlusconi

A quanto pare, secondo Dagospia e poi riportato da Giuseppe Candela all’interno del suo profilo ufficiale di Instagram. La motivazione che più di tutte ha convinto Berlusconi ad allontanare Barbara d’Urso da Mediaset, si può trovare all’interno di una foto.
L’immagine in questione mostra la conduttrice impegnata a mimare la posa con la quale più volte immortalata. Mani giunte in preghiera e sguardo verso l’alto. L’immagine ha fatto presto il giro del web ed è finita anche tra le chat degli addetti ai lavori di casa Mediaset, sino a raggiungere i piani alti di Cologno Monzese.
La risposta della conduttrice non si è fatta attendere, infatti tramite due storie Instagram ha voluto affermare la decisione di denunciare per diffamazione la rete. Infine, ha voluto avvertire che avrebbe rintracciato chiunque ha messo in circolazione quella foto e lo avrebbe querelato poiché quell’immagine doveva rimanere privata.
Sui social la nota conduttrice ha affermato: “Amiche mie e amici miei, avevo deciso di tacere e continuerò a farlo fino al momento opportuno. Ma ora mi vedo purtroppo costretta a una precisazione. Irragionevolmente, alcuni siti e non solo pubblicano da giorni una mia foto privata. Dando a questa foto un senso causale al comportamento lesivo nei miei confronti da parte dell’azienda per la quale lavoro”.
sul gesto del funerale ha scritto: “Un gesto che sento mio, che mi rappresenta, essendo io credente e libera di pregare come preferisco, che sia un funerale o qualunque altra funzione religiosa”.
“Era un modo per prendere in giro solo e soltanto me stessa. Ovviamente senza intenti denigratori e offensivi verso un funerale, anche in nome della mia fede” ha poi continuato: “come dimostra la presenza vicino a me di una persona strettamente legata all’azienda per la quale lavoro. Che non ha ovviamente alcun interesse a denigrare il funerale che si era svolto precedentemente”.
Infine, ha spiegato poi come nessuno ha avuto l’autorizzazione per far circolare quella foto: “È fortemente ingannevole pensare che io stia dissacrando la memoria di una persona scomparsa e i suoi funerali. Portando addirittura la gente a credere che la volontà di lasciarmi a casa senza preavviso sia collegata a questo episodio. Che risulta essere completamente sconnesso”.