La lettera dei medici, in 100.000 mila scrivono a Conte: “Ecco come sconfiggere il virus”. Una lettera firmata da 100.000 medici, una unica voce per sconfiggere il Coronavirus, trovare un modo di liberare l’Italia dal problema. La lettera dei medici uniti contro il Covid-19.
I medici hanno deciso di inviare una lettera al Governo Conte, al Ministro Speranza, all’Ordine dei Medici e anche ai governatori delle Regioni. Parole che mostrano come si può fermare il decorso del Covid-19, prima che sfoci in polmonite.
Se i pazienti sono trattati subito, nell’immediato, senza attese, il decorso della malattia può essere molto diverso. Infatti, i pazienti devono essere trattati subito, in modo che non arrivi la polmonite interstiziale bilaterale, che porta quasi sempre il paziente in rianimazione.
I medici affermano che, uniti, stanno studiando un modo per prevenire le conseguenze più critiche. Studiano su come contenerla, scambiandosi delle informazioni preziose, come orientare la terapia e soprattutto come trattarla.
Lettera dei medici: sconfiggiamo il Coronavirus
“Siamo un gruppo di circa 100.000 medici, di tutte le specialità,” così comincia la lettera. “Da quasi 2 mesi ormai ci stiamo scambiando delle informazioni sull’insorgenza della malattia causata dal Coronavirus.”
In particolare, i dottori sono tutti concordi nell’affermare che è indispensabile rafforzare il territorio. Dispositivi di protezione, tamponi, squadre speciali nelle varie regioni attivate in ogni regione di Italia nell’immediato.
“Dagli scambi intercorsi e dalla letteratura mondiale, si è arrivati a capire probabilmente la patogenesi di questa polmonite, con una cascata infiammatoria scatenata dal virus attraverso l’iperstimolazione di citochine.
La prevenzione è la cura migliore
Diventano tossiche per l’organismo e che aggrediscono tutti i tessuti anche vascolari, provocando fenomeni trombotici e vasculite dei diversi distretti corporei, che a loro volta sono responsabili del quadro variegato di sintomi descritti.”
L’appello dunque riguarda anche e soprattutto la possibilità di avere meno burocrazia e più medicina a loro disposizione. In altre parole, il trattamento anticipato aiuterebbe i pazienti a prevenire la polmonite interstiziale, come riporta Il Giornale.
Ciò che a tutti gli effetti arginerebbe l’epidemia è dunque provare ad essere subito pronti nel trattamento, senza ritardare i tamponi né le cure. In questo modo si eviterebbero le ondate di ricoveri urgenti, così come una possibile seconda ondata.
“La mappatura di questi pazienti, asintomatici o paucisintomatici, e di tutti i familiari dei casi conclamati è oltremodo indispensabile per non incorrere in un circolo vizioso, con ondate di ritorno dei contagi appena finirà il lock down.”