Quando ci si affeziona al proprio animale domestico esso può diventare come un vero e proprio figlio per noi grazie al loro immenso affetto e all’amore immenso che ci dimostrano. Può però un cane prendere il posto di un figlio nel cuore di una mamma?
A rispondere a questa domanda è la giovane donna inglese Kelly Rose Bradfort che, all’interno di un articolo del Daily Mail ha voluto raccontare il suo amore per il proprio cane. Un amore puro, sincero, incondizionato che ha condiviso all’interno di una lunga lettera in cui, senza sensi di colpa, confessa quanto voglia bene al cane molto più che a suo figlio.
La piccola pelosetta Matilda è entrata nella sua vita dopo un lungo periodo di abbandono in cui, era rimasta senza casa e senza famiglia. È da quel momento che Kelly ha deciso di prendersi cura di lei con amore e con grandissima responsabilità.
Quest’ultima ha poi raccontato al Daily Mail l’importanza della pelosetta nella sua vita molto più di un figlio. Scopriamo insieme le sue inaspettate parole.
La lettera di una madre al proprio animale: “Amo il mio cane più di mio figlio”

Kelly senza troppi giri di parole afferma: “il MIO cane, è un esserino (un Maltese) meraviglioso a cui voglio un mare di bene, che coccolo, che voglio rendere felice e che mi fa felice. In effetti più di parecchi “umani””.
“Il costante bisogno di attenzioni del suo cane soddisfa in pieno il suo istinto materno, al punto che “tutte le volte che la guardo, il mio cuore prova un incommensurabile senso d’amore e il desiderio di stringerla a me. Ammetto liberamente che la amo tanto quanto mio figlio. Anzi, in diverse occasioni più di lui” spiega la donna.
La donna prosegue affermando: “Tutto quello che faccio per Matilda si traduce in amore e gratitudine. Viceversa, non importa quanti pasti prepari a William, quanti vestiti gli lavi o quante ore dedichi ai suoi impegni: in compenso quasi mai ricevo nemmeno un grazie”.
Parole importanti che hanno creato diverse polemiche social ma al quale Kelly non ha mai replicato. Il suo amore per la piccola Matilda è indescrivibile e nettamente superiore a quello per suo figlio.
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