La mamma di Archie Battersbee torna a parlare della morte di suo figlio di soli 12 anni a cui è stata staccata la spina nelle scorse settimane. Il giovane ragazzo si trovava in coma irreversibile dallo scorso mese di aprile quando, è stato trovato privo di sensi nella propria abitazione.
La famiglia ha lottato tanto per far si che il proprio bambino potesse continuare a vivere attraverso i macchinali vitali che, gli permettevano di respirare. Nonostante i vari appelli e le richieste da parte di mamma Hollie e di tutta la sua famiglia, la corte d’Assise di Londra aveva confermato la decisione di staccare la spina.
Quest’ultimi infatti, hanno ascoltato i medici che dopo svariate visite e controlli avevano affermato la morte celebrale permanente del giovane Archie. A distanza di settimane dalla sua morte, mamma Hollie ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano inglese ‘The Mirror’ spiegando quando, il proprio bimbo abbia sofferto in quei 15 minuti di tempo.
La mamma di Archie Battersbee: “Non ho fatto in tempo a salvarlo”
La 46enne Hollie Dance all’interno della lunga intervista ha svelato alcuni momenti dolorosi. Come suo figlio abbia impiegato 15 minuti prima che il suo cuore di fermasse completamente. La spina venne staccata alle ore mezzogiorno circa ed è proprio in quel momento che, per la famiglia di Archie, è iniziato il momento più difficile della propria vita.
Quest’ultima racconta al quotidiano: “La mattina in cui Archie è morto, gli ho detto quanto lo amavo. A mezzogiorno hanno staccato la spina. Ci sono voluti 15 minuti perché il suo cuore si fermasse. Non c’è stato niente di ‘dignitoso’ nella sua morte. È stato straziante vederlo letteralmente soffocare. Quell’immagine non mi lascerà mai e poi mai”.
La giovane mamma ha affermato di voler portare avanti la propria battaglia per mettere fine alle challenge per cui, secondo la famiglia, il piccolo Archie sia stato trovato senza sensi. La causa del coma del giovane 12enne darebbe stata causata da una grave lesione celebrale.
“Queste sfide sono malate. E le persone che le rendono possibili devono essere ritenute responsabili. La polizia e il governo devono lavorare insieme per fermare questo” spiega la mamma. Nonostante tutto ciò che è accaduto, la famiglia non ha mai rimpianto tutta la battaglia per cercare di salvare il piccolo Archie.