La signora Rosa Carlucci nonché mamma di Ciccio e Tore non ha nessuna intenzione di fermarsi davanti alla morte dei suoi due bimbi per il quale, sono trascorsi ormai tanti anni. Era il 2006 quando i due fratellini di Gravina di Puglia sono stati ritrovati senza vita in un rudere, a distanza di due anni dalla loro scomparsa.
Ieri all’interno della puntata di Chi l’Ha Visto, la signora Rosa ha voluto annunciare nuove ed importanti rivelazioni sul caso per il quale, chiede la riapertura delle indagini. Questa volta a parlare davanti alle telecamere è la mamma dei due Pappalardo per il quale, non è mai stato arrestato nessun colpevole.
La donna è stata ospite del programma “Chi l’ha Visto?” su Rai 3 nel quale, ha portato l’esistenza di nuove prove importanti per il caso. Quest’ultima insieme al suo avvocato potrebbe infatti presentarsi nella Procura di Bari per richiedere la riapertura delle indagini attraverso un esposto ufficiale.
La mamma di Ciccio e Tore: “Riaprite le indagini, abbiamo un nome”
Rosa Carlucci proprio e il resto della famiglia è convinta che qualcuno abbia costretto i propri bambini ad entrare all’interno del rudere dove, a distanza di due anni sono stati trovati.
È proprio quest’ultima ai microfoni della trasmissione ad affermare: “Abbiamo anche un nome. Non posso perdonare questa persona per l’effe***zza che ha dimostrato nei confronti di Ciccio e Tore”.
A confermare quanto spiegato dalla Carlucci è il loro legale, Giovanni Ladisi. Lo stesso ha parlato dell’esistenza di un esposto da parte della famiglia nei confronti della Procura. L’avvocato ha dichiarato: “Una persona sarebbe stata sul luogo del ritrovamento del corpo dei bambini. Si parla di un pezzo di cartone spostato in quel contesto, è un dettaglio che va approfondito”.
“Noi facciamo leva anche su un possibile rigurgito di coscienza da parte delle persone che sono già state sentite anni fa. Che con acquisita maturità possano venire a dirci cosa è realmente accaduto. Informazioni più reali e concrete” termina Ladisi.