La nuova stretta di De Luca. In attesa delle nuove decisioni del governo che dovrebbero arrivare entro il fine settimana diversi governatori regionali stanno già attuando ordinanze più restrittive per cercare di limitare gli spostamenti e gli assembramenti. Uno di questi è stato il governatore della Campania Vincenzo De Luca che ha emesso ieri sera una nuova ordinanza. Nonostante la sua regione fosse in zona rossa.
Tale ordinanza, la numero 17 del 10 Marzo 2021, dispone limitazioni alla mobilità e alle attività dei mercati su tutto il territorio regionale. “Con decorrenza dall’11 marzo 2021 e fino al 21 marzo 2021, salvo che nella fascia oraria 7.30-8,30, è disposta la chiusura al pubblico di parchi urbani, ville comunali, giardini pubblici, lungomari e piazze, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali aperti e alle abitazioni private. I soggetti competenti garantiscono la chiusura di eventuali porte e varchi di accesso” – si legge nell’ordinanza.
La nuova stretta di De Luca non condivisa dal sindaco di Napoli
Inoltre a partire da domani e sempre fino al 21 Marzo è fatto divieto di svolgimento di fiere e mercati. “Per la vendita al dettaglio, ivi compresi quelli rionali e settimanali, anche con riferimento alla vendita di generi alimentari” – si legge.
Nell’ordinanza, inoltre, si raccomanda ancora una volta alla popolazione, di evitare assembramenti. Poi ai datori di lavori pubblici e privati si rinnova l’invito a ricorrere alle percentuali più alte possibili di modalità di lavoro agile.
In disaccordo con le decisioni di De Luca il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Il primo cittadino ha definito incomprensibile l’ordinanza trovandola inutile e non efficace.
“Limitare durante una fase in cui le giornate iniziano ad essere più miti la possibilità delle persone di camminare, ad esempio in un grande parco all’aperto dove non c’è il rischio di contagio e invece chiuderle nei luoghi in cui c’è maggiore diffusività, è incomprensibile non solo sul piano ordinamentale, politico e dei diritti costituzionali ma sbagliato anche da un punto di vista sanitario” – le parole del sindaco.