Il 4 dicembre si ricorda e si festeggia Santa Barbara, la patrona dei Vigili del Fuoco che perse la vita per mano del proprio padre. La sua storia ha origini antichissime che riportano tratti importanti che hanno portato quest’ultima a diventare Santa.
La sua festa collocata nei prossimi giorni, ovvero il 4 dicembre, viene festeggiata da tutte le persone che si chiamano proprio come lei. Un giorno importante in cui si ricorda la sua triste storia e il sacrificio fatto che l’ha portata a ricevere la santificazione.
Santa Barbara è ricordata proprio come la patrona dei Vigili del Fuoco ma anche come quella degli architetti, degli artiglieri, marinai, minatori ed infine dei muratori e degli ombrellai. A dedicarle una cattedrale e un luogo santo in cui pregarla è Rieti dove, si trova proprio la chiesa in cui possiamo pregarla con tutto il nostro cuore.
Oggi però, vogliamo darvi la possibilità di conoscere tutta la sua storia, da dove nasce e il motivo per il quale è diventata santa.
La patrona dei Vigili del Fuoco che protegge dalle fiamme, ecco la storia di Santa Barbara
La sua storia non è mai stata spiegata e riportata con chiarezza, rimanendo da sempre molto vaga e con alcune legane storiche. Quest’ultima nacque in Turchia, precisamente a Nicomedia oggi chiamata con il nome di Izmet.
Barbara da sempre ha manifestato alla sua famiglia la forte fede cristiana tanto da far arrabbiare il padre che decise di rinchiuderla all’interno di una torre per farla convertire. Quest’ultimo poi la fede sfilare senza abiti per le strade della città con l’intento di umiliarla e di spingerla a cambiare il suo credo.
Proprio in quell’istante, come riporta la sua leggenda, venne avvolta da una nube che protesse il suo corpo coprendola come fossero degli abiti. Nonostante il comportamento del padre, Barbara non ha mai cambiato la sua fede, continuando a pregare Gesù in ogni sua giornata.
Fu proprio a seguito di questa sua forte fede che divenne martire e perse la vita per deca****one, decisa e stabilità proprio da suo padre. Durante il momento della sua morte però, l’uomo venne colpito da un fulmine perdendo la vita sul colpo.
È proprio da questo dettaglio importante che Santa Barbara ha iniziato ad avere importanti legami con i Vigili del Fuoco. Il fulmine che colpì il genitore è diventato parte della sua grande rappresentazione pittorica della Santa nel corso degli anni fino ad ora.
La sua rappresentazione e i suoi protetti
Da sempre legati alla vita di Santa Barbara sono proprio i Vigili del Fuoco che la rappresentano anche subito dopo la sua morte. Come tutti ricordiamo, nella sua raffigurazione possiamo vedere la Santa con una spada o con una torcia, con addosso vestiti o leggermente con meno ricami, proprio a ricordare il momento il fui il padre la fece sfilare per le strade della sua città.
I patroni di Santa Barbara sono tantissimi tra i quali gli architetti, i muratori, i campanari che vengono ricondotti quando lei si trovava chiusa nella torre. A proseguire anche protettrice dei marinai e i vigili che, in occasione del 4 dicembre, ricordano e festeggiano la Santa attraverso parate o cerimonie.
I miracoli di Santa Barbara
Alla famosa santa del 4 dicembre sono affidati anche diversi e popolari miracoli. Tra i tanti uno è quello che riguarda Henry Kock che nonostante gravemente ustionato a causa di un incendio si appello alla Santa uscendo così salvo dall’edificio e sopravvivendo ad ustioni profonde.
Un altro miracolo attribuito a Santa Barbara è quello di una vecchietta che vide in un burrone una bellissima donna che pascolava il suo gregge. Fu proprio quest’ultima ad affermare all’anziana: “Io mi chiamo Barbara e questo gregge che io pascolo sono i tuoi compaesani; perciò, desidero che Piane Crati si consacri a me” per poi scomparire.