Dal 1969, il dottor Di Bella cura il cancro con la melatonina. Non è un caso, infatti, se è nota con il termine di Molecola dell’Immortalità.
Tuttavia, nel 1996 succede qualcosa: le case farmaceutiche vietano la somministrazione della melatonina. Qual è il motivo?
Oggi la troviamo nel supermercato, persino, ma fino a qualche anno fa ne era vietata assolutamente la somministrazione.
Basta una rapida ricerca medica su Pubmed per scoprire che in quasi 21000 casi in cui questa sostanza si è rivelata efficace per vari trattamenti medici.
Il Metodo Di Bella per la cura del cancro posa le sue basi su un fatto: in ogni organismo vivente troviamo il meccanismo della formazione del cancro e anche il meccanismo per contrastarlo.
In altre parole, il trattamento di Bella va ad agire sulla cellula sana e non sulla cellula tumorale. L’obiettivo è di stimolare la risposta delle cellule sane per contrastare le cellule cancerogene.
Questo metodo si differenzia dalla chemioterapia, che va a intaccare sia le cellule tumorali, sia le cellule sane, con conseguenze abbastanza pesanti per l’organismo.
Il Trattamento Di Bella Cura il Cancro?
Una ricerca in particolare, pubblicata sul Stem Cells International, condotta sulle cellule staminali, ha descritto il metodo Di Bella. Si sono concentrati sugli effetti benefici dell’acido retinoico e della melatonina: ambedue sono positive per le cellule sane e tossiche per le cellule tumorali.
Giuseppe Di Bella, che è presidente della Fondazione Di Bella e figlio di Luigi Di Bella, ha deciso di finanziare la ricerca. A riguardo, è anche intervenuto: vi riportiamo il suo discorso.
“Si è avuta un’ulteriore conferma che l’acido retinoico esercita le più elevate proprietà differenzianti e che la melatonina ne amplifica l’effetto. È la piena conferma dell’intuizione di mio padre, che oltre 20 anni fa ne aveva previsto non solo l’esistenza ma anche l’interazione, come documentato oggi.
Le altre due sostanze, l’acido ialuronico e l’acido butirrico, sono state scelte per la loro funzione di supporto: il primo (che ha recettori diffusamente espressi nelle cellule tumorali) veicola l’acido retinoico e la melatonina all’interno della cellula, mentre l’acido butirrico agisce come ‘decompattatore’ del DNA consentendo agli agenti differenzianti (acido retinoico e melatonina) di interagire con le sequenze del DNA di cui regolano l’espressione genica.”