La storia di Riccardo. L’epidemia da coronavirus in Italia ha avuto un’incidenza a tratti devastante sull’economia nazionale. Tantissime attività sono state costrette a chiudere e tante altre non riapriranno lasciando a casa migliaia di lavoratori. Com’è successo al signor Riccardo, 61 anni, di Firenze separato con 2 figli che da 15 giorni è costretto a dormire in auto.
La storia di Riccardo è stata raccontata da Il Giornale ed è una di quelle storie che ti toccano il cuore. Al giornalista che da 1 metro di distanza gli chiede come va lui risponde: “Se non fosse per i miei figli forse l’avrei già fatta finita”.
Da due settimane un’utilitaria verde è diventata la sua casa parcheggiata davanti all’ASL dell’Isolotto a Firenze. Si sposta ogni giorno da una parte all’altra del parcheggio per cercare riparo dai raggi solari.
Il suo bagagliaio è pieno di oggetti personali. Vestiti, cuscini e roba da mangiare. Piange Riccardo quando pensa alla paura di non farcela.
Faceva il muratore ma con il covid-19 ha perso il lavoro
Ha raccontato di fare il muratore e di aver lavorato fino allo scorso gennaio. Poi con l’arrivo del coronavirus in Italia le cose per lui sono diventate difficili.
Già 15 anni fa aveva dovuto affrontare un episodio che gli cambiò la vita. Dopo una caduta dalle scale di casa si ruppe il bacino. Quell’incidente gli ha causato danni permanenti che l’ha costretto a camminare con le stampelle.
Da allora il lavoro da muratore nell’impresa edile dove lavorava è diventato un lontano ricordo. Con una disabilità accertata al 70% era diventato troppo rischioso. Ma il sogno di trovare un lavoro regolare è restato tale. Così ha dovuto adattarsi. Ha iniziato a fare dei lavoretti in nero perché i 700 euro di pensione di invalidità non bastavano per crescere due figli e pagarsi l’affitto.
E’ riuscito ad andare avanti qualche anno fino all’avvento del covid-19 che gli ha fatto perdere lavoro e casa. Chiede soltanto una stanza con un letto e un bagno dove poter vivere dignitosamente e accogliere i suoi due figli.
Il più piccolo che vive con la madre a 50km da Firenze non conosce nemmeno la situazione attuale del padre. Racconta Riccardo che il prossimo sabato ha fissato un appuntamento con lui, e sta cercando qualcuno che gli mantenga le cose personali che ha in auto. Non gli va di farsi vedere in queste condizioni. Una storia triste che speriamo possa risolversi presto per il meglio.