Ladispoli, Silvia Antoniozzi si è svegliata dal coma dopo aver rischiato la vita a causa del suo ex marito Fabrizio Angeloni. La giovane mamma di una bellissima adolescente, si è salvata grazie al coraggio e al grande amore che sua figlia prova per lei.
La 17enne Sofia infatti, durante la discussione tra i suoi genitori si è messa in mezzo per difendere sua madre facendole da scudo. La donna nel corso della colluttazione è riuscita a sopravvivere proprio grazie a sua figlia che, si è messa tra i due facendole da scudo umano.
A distanza di giorni, Silvia Antoniozzi è uscita dal coma e si trova finalmente fuori pericolo. In ospedale il suo primo pensiero è stato proprio diretto nei confronti di sua figlia e delle sue condizioni di salute.
La 47enne ora fuori pericolo ha raccontato di essere viva proprio grazie al grande coraggio di sua figlia, spiegando come siano andare realmente le cose. Le sue affermazioni, sono state riportate sul Messaggero e dimostrano come, la 17enne abbia salvato la vita del genitore.
Ladispoli, mamma Silvia esce dal coma: “Mia figlia mi ha salvato la vita”
Silvia Antoniozzi ha così raccolto le sue dichiarazioni riportate da Il Messaggero mostrando una profonda gratitudine nei confronti di sua figlia Sofia. Quest’ultima durante la colluttazione tra la mamma e il suo papà, si è messa in mezzo difendendo la donna e salvandole la vita.
La 47enne ha così affermato: “Voglio abbracciarla, vederla di persona, l’ultimo ricordo che ho di quella mattina è la sua immagine, il suo corpo che si frapponeva tra il mio e quello del mio ex marito, è stata lei a farmi da scudo e a impedire che mi togliesse la vita”.
“Se sono viva è grazie a lei, al mio angelo, ma anche a questi medici e sanitari che hanno fatto un vero miracolo per strapparmi alla morte” a terminato Silvia.
Nei giorni scorsi anche l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, si recato in ospedale per donare un mazzo di fiori a Silvia. Quest’ultimo ha spiegato le condizioni di salute della donna che ha iniziato la fisioterapia per la riabilitazione.
“Sta bene. Non vede l’ora di riabbracciare sua figlia e di poter uscire a rivedere il sole per ricominciare una nuova vita insieme a lei. Continuerà ad essere seguita anche da una équipe di psicologi” termina l’Assessore alla Sanità.