Nuove importanti rivelazioni in merito alle lacrime della Madonna di Trevignano che negli ultimi mesi hanno catturato l’attenzione di milioni di fedeli. Sono tantissime le persone che ogni giorno continuano a recarsi davanti alla statua per pregarla e venerarla.
Inaspettatamente però, un investigatore privato nelle ultime ore ha voluto presentare un importante esposto nei confronti dei Carabinieri. Qualcosa infatti, sembrerebbe non tornare nelle parole dette dalla veggente Gisella Cardia tra miracoli e apparizioni.
Nell’ultimo esposto che l’investigatore ha presentato nei confronti dei Carabinieri di Trevignano Romano, spiegando cosa abbia scoperto nei confronti delle lacrime. Oltre ad un miracolo potrebbe esserci infatti molto di più ovvero un collaudato artificiale che, non avrebbero niente a che fare con delle vere e proprie lacrime.
Quest’ultimo si è scagliato contro Maria Giuseppa Scarpulla chiamata e conosciuta con il nome di Gisella Cardia. La donna da diversi anni continua a raccontare le diverse manifestazioni che, sarebbero connesse con la statua della Madonna a Medjugorje.
Le lacrime della Madonna di Trevignano finiscono in procura: ecco cosa sta accadendo

Un investigatore privato in queste ultime ore ha portato un esposto nei confronti della veggente, tra smesso alla procura della Repubblica di Civitavecchia. L’uomo infatti, all’interno del documento avrebbe manifestato come da alcune analisi svolte sulle lacrime non avrebbero lasciato nessun dubbio.
Quest’ultime sarebbero compatibili con il sangue di maiale e quindi non rispecchierebbero ciò che ha raccontato in tutti questi anni Gisella Cardia.
Già in precedenza il caso della statua aveva fatto parlare di sé all’interno della stessa diocesi di Civitacastellana in cui, era stata aperto un incarico per svolgere: “Un’indagine previa, finalizzata ad approfondire l’eventuale fenomenologia dei fatti, che si verificano da qualche tempo a Trevignano Romano“.
Nei prossimi giorni l’esposto presentato ai carabinieri di Trevignano da parte dell’investigatore privato sarà messo al vaglio di ulteriori verifiche. Per ora nessuno si era occupato finora di effettuare delle indagini nei confronti del sangue e della sua provenienza. Per tutti i fedeli non rimane che aspettare e continuare a pregare la Madonna di Trevignano in attesa di ulteriori verifiche e smentite.