Parliamo delle offerte di lavoro del Reddito di Cittadinanza perché, stando alle previsioni, doveva essere Settembre il mese del via libera per la seconda fase di questa manovra.
Eppure, per il momento, sembra sempre tutto fermo. Ma che cosa sta succedendo? Cerchiamo di fare un po’ il punto della situazione.
Offerte di lavoro del Reddito di Cittadinanza: ecco che cosa sta succedendo
Siamo in una fase ormai clou di questa manovra. Sono tantissime, infatti, le persone che aspettano le famose offerte di lavoro del Reddito di Cittadinanza.
La manovra del Governo giallo – verde, infatti, non prevedeva solo un bonus economico per le famiglie in difficoltà.
L’obiettivo di questa manovra era anche quello di aiutare le persone in difficoltà a reinserirsi all’interno del mondo del lavoro, con offerte sulla base delle proprie conoscenze e del proprio stile di vita.
E da Settembre dovevano partire le prime convocazione per le famiglie destinatarie del Reddito di Cittadinanza. Come vi abbiamo già spiegato, la manovra non prevede offerte di lavoro solo per il diretto interessato.
Tutti i componenti della famiglia disoccupati e maggiorenni, purché non iscritti all’Università, potranno ricevere queste offerte di lavoro.
Offerte di lavoro che, ovviamente, non potranno essere rifiutate. Saranno in tutto 3 le possibilità che ogni famiglia riceverà e almeno una dovrà essere accettata. Pena, la sospensione del Reddito di Cittadinanza.
Ma le famiglie stanno davvero ricevendo queste chiamate? In realtà, no. Sembra essere tutto in ritardo e l’attesa sembra non finire mai.
Per il momento, le famiglie che beneficiano del Reddito di Cittadinanza sono state convocate solo per firmare il cosiddetto patto del lavoro.
Ma delle tanto sognate offerte di lavoro non c’è traccia. Sembra, infatti, che tutto potrebbe essere rimandato ad Ottobre. Insomma, ancora attesa.
Nel frattempo, i primi controlli per scovare i cosiddetti furbetti sono iniziati. Controlli che servono a scovare tutti coloro che percepiscono il Reddito di Cittadinanza ma che in realtà non ne hanno diritto.
Come a Porto Empedocle, Agrigento, dove i Carabinieri hanno scoperto una donna di 40 anni che lavorava in nero e percepiva il bonus del Reddito di Cittadinanza.
La donna si è già presa una denuncia per truffa ai danni dello Stato e, ovviamente, non avrà più diritto a percepire il bonus economico del Reddito di Cittadinanza.
Insomma, la situazione sembra chiara. Mentre si tenta si scovare tutti i classici furbetti che sperano di farla franca, si attende anche il via per la seconda fase, quella che permetterebbe alle famiglie in difficoltà di trovare un lavoro. Per il momento, siamo ancora in attesa.