Le prime settimane di settembre da sempre sono dedicate alla scelta e alla ricerca dei libri scolastici. Quest’anno però, a seguito del caro prezzi e degli aumenti, le famiglie spenderanno molto più dello scorso anno.
Con l’aumento dei prezzi, anche il costo dei libri è diventato insostenibile per le famiglie che contano più di un figlio che frequenta le scuole dell’obbligo. Questo però, ha causato non poche polemiche.
Proprio per questo motivo, il Codacons si è interrogato su alcuni importanti aspetti di quanto sta accadendo. Ma soprattutto hanno dimostrato come questo, a loro dire sia una vera “truffa”.
Libri scolastici, stangata in arrivo a settembre: Ecco tutte le novità
L’associazione dei consumatori attraverso la nota che vi riporteremo in seguito, ha voluto avvisare che è stata avviata una denuncia in procura per “truffa”. Con tanto di richiesta di sequestro di tutti i libri scolastici venduti come ‘nuovi’, così da poterne verificare il contenuto.
La nota rilasciata è la seguente: “Mentre sta per abbattersi sulle famiglie italiane la consueta ‘stangata’ di settembre legata all’acquisto di libri e materiali scolastici, con un esborso che può arrivare a 1.300 euro a studente, il Codacons fa esplodere il caso delle nuove edizioni dei libri scolastici: testi che le famiglie sono costrette a riacquistare a fronte di aggiunte minime o modifiche esteriori”.
Inoltre, ciò che sostiene l’associazione di Carlo Rienzi, è che ogni anno: “attraverso piccole modifiche ai testi, una nuova prefazione, capitoli introduttivi, dunque cambiamenti minimi, si immette sul mercato un nuovo testo che come tale deve essere acquistato ex novo per sostituire quello dell’anno precedente”.
Secondo il Codacons si tratta di un meccanismo dietro il quale “sembrerebbe celarsi una ben consolidata strategia di marketing. Il tutto renderebbe inutilizzabile un libro dell’annata precedente”. Tra i vari casi è spiccato un famoso manuale di letteratura italiana dedicato ai classici in cui le modifiche erano impercettibili.
Inoltre, l’associazione ha ritenuto “fondamentale un intervento specifico da parte del Governo, ricorda inoltre il Codice di Autoregolamentazione del Settore Editoriale Educativo impone regole ben precise per l’editore. Si può porre in vendita la nuova edizione di un libro. Solo se lo stesso differisce dalla precedente per almeno il 20 per cento dei contenuti”.
Il comunicato del Codacons verso la procura
Il Codacons ha quindi richiesto alla procura di accertare: “La sussistenza di fattispecie di rilevanza penale ed in caso di positivo riscontro di esperire l’azione penale nei confronti dei soggetti che ritiene responsabili”.
Anche di disporre ”Il sequestro preventivo di tutti i libri di testo scolastici che vengono presentati come nuove edizioni, con il presunto inserimento di nuovi aggiornamenti rispetto alla precedente edizione, ai sensi dell’art. 321 del Codice di Procedura Penale. Al fine di controllare/monitorare/verificare/ispezionare se all’interno del testo presentato come ‘nuova edizione’ vi sia un aggiornamento scientifico e/o didattico. Ovvero un differimento superiore alla soglia del 20 per cento così come disciplinato dal Codice di Autoregolamentazione del Settore Editoriale Educativo, rispetto alla ‘vecchia’ edizione”.