Presso il cimitero Sant’Anna di Trieste, hanno avuto inizio le attività di riesumazione del corpo inerme di Liliana Resinovich, questo perché su di esso dovranno essere effettuati alcuni esami autoptici.
Questo avvenimento ha avuto inizio dopo le 8 del mattino scorso, per ordine diretto della magistratura. Per dissotterrare la bara, hanno posizionato sulla tomba un verricello, così da facilitare la risalita in superficie della bara.
Ovviamente, per tale operazione era presente sia la polizia che la polizia scientifica, per assicurare che il tutto avvenisse nel migliore modo e nella professionalità assicurata, senza che nessuno intralciasse l’operato.
Oltre alla polizia, era presente anche Sebastiano Visintin, marito della donna. Mentre, da più lontano, ma sempre nel cimitero era presente l’amico di Liliana, Claudio Sterpin. Esso prima della operazione di dissotterramento, aveva lasciato una rosa sulla tomba, assieme ad un cartello.
Liliana Resinovich, emerge un biglietto sulla sua tomba: “Scusa”
L’ANSA ha voluto poi condividere le parole dette da Claudio: “Le ho scritto scusa per il vilipendio di oggi, ma spero sia utile per arrivare alla verità”. Il marito ha risposto anche lui ad alcune domande dei giornalisti.
Secondo lui, la moglie si è tolta la vita, tesi che invece l’amico non appoggia in alcun modo. Le parole del marito che sono state rilasciate ai giornalisti, sono le seguenti: “Credo nella teoria del su***io purtroppo, per quello che ha lasciato a casa, il telefonino e altri oggetti. E penso che lei sia morta il giorno 14”.
Liliana è scomparsa da casa il 14 dicembre del 2021, mentre il suo corpo senza vita è stato ritrovato il 5 gennaio 2022 in un boschetto presente all’interno dell’ex ospedale psichiatrico San Giovanni a Trieste. Come se non bastasse, era avvolto da due sacchi neri, con la testa infilata in alcuni sacchetti di plastica.
Il marito ha voluto ricordare che: “Domani sono 26 mesi che Liliana non c’è più e ancora adesso non abbiamo risposte. Mi domando il perché, cos’è successo”. Successivamente, gli è stato chiesto della riesumazione del corpo, ha aggiunto che “Questa è una cosa che andava fatta per dare una parola fine. Spero che dopo lasceranno in pace Liliana. Quello che ho visto oggi è una cosa che non auguro a nessuno”.
La riesumazione si è conclusa circa alle 10, mentre verso le 9 è stata calata la scala all’interno della fossa. Successivamente, gli addetti con tuta bianca, hanno riportato in superficie la bara. Il feretro è stato conservato in un contenitore metallico, e poi trasportato presso le onoranze funebri.