Quanto vi stiamo per riportare è l’ultimo desiderio di un condannato alla pena di morte. Allora, come ultimo desiderio ha espresso la possibilità di scrivere una lettera. Alla fine, ha consegnato la propria lettera alla guardia carceraria. Ha aggiunto, alla fine: è per mia madre.
Abbiamo deciso di riportarvela. Vi invitiamo a leggerla: offre uno spunto di riflessione molto importante e prezioso. Se volete, condividetela con i vostri amici. Pensiamo che tutti debbano leggerla; è meravigliosa.
“Mamma, se ci fosse più giustizia in questo mondo saremmo in due oggi a essere condannati e non solo io. Sei colpevole tanto quanto me, anzi sei colpevole anche per la vita che perderò.
Ti ricordi quando ho rubato e portato a casa la bicicletta di un ragazzo? Mi hai aiutato a nasconderla affinché mio padre non lo scoprisse e non mi punisse.
Ti ricordi quando ho rubato i soldi dal portafoglio del vicino? Sei stata con me a spenderli, nel centro commerciale. Ricordi quando hai litigato con mio padre e lui se n’è andato?
Voleva solo correggermi, perché invece di studiare, avevo copiato il compito all’esame…. alla fine mi hanno scoperto e anche espulso.
Tu ti sei messa contro mio padre, i maestri e io alla fine non ho imparato nulla, oltre che a delinquenziale.
L’ultima lettera, l’ultimo desiderio
Mamma, io ero solo un bambino, dopo sono diventato un adolescente problematico e ora sono un uomo intollerante e aggressivo.
Mamma, io ero solo un bambino che aveva bisogno di correzione e non di approvazione. Ma comunque io ti perdono!
Chiedo solo che tu faccia leggere questa lettera al maggior numero di genitori nel mondo, affinchè sappiano che hanno la responsabilità di crescere un figlio facendolo diventare un uomo, che potrà agire facendo del bene o del male….
Grazie mamma, per avermi dato la vita e per avermi aiutato a perderla.
Il tuo figlio delinquente
Volevo inoltre ricordarti che: Chi si rifiuta di punire il figlio, non lo ama. Chi lo ama non esita a sgridarlo. (proverbi 13:24).
L’ istruzione è l’arma più potente che puoi usare per cambiare il mondo (Nelson Mandela).
Istruzione e rimprovero comincia nei primi anni dell’infanzia e durano fino a l’ultimo giorno di vita (Pitagora).
Educa i bambini, e non sarà necessario punire gli adulti (Pitagora).