La storia di Malika Chalhy fece il giro della rete qualche settimana fa. La ragazza fu cacciata di casa e disconosciuta come figlia dai suoi genitori dopo che lei trovò il coraggio di dirgli di amare una ragazza. “Sei uno schifo, lesbica, se ti vedo t’ammazzo. Sei la rovina della nostra famiglia”– queste le parole che sua madre le rivolse.
La giovane fu cacciata di casa con i genitori che arrivarono addirittura a cambiare la serratura della porta. La notizia fu portata agli occhi dell’opinione pubblica da Le Iene e poco dopo la solidarietà nei suoi confronti fu talmente tanta che partì una raccolta fondi online che ha raggiunto gli oltre 100mila euro.
Oggi Malika sta ritrovando man mano un po’ di serenità ed ha una casa tutta sua, dove poter vivere la sua libertà senza repressioni. L’annuncio è stato dato da lei stessa sul suo profilo Instagram.
Malika Chalhy, finalmente ha una casa tutta sua
“Ho pagato un prezzo troppo alto per l’età che ho, ma saprò dare amore alla famiglia che mi sono scelta, all’amore per cui farei follie. Finalmente a casa!” – ha scritto sotto ad una foto con scritto “Love Dream”, in cui lascia intuire di aver trovato un po’ di serenità, oltre che, come scrive lei stessa, libertà, amore e casa. “Questa libertà, quest’amore e questa soddisfazione l’ho dovuta e la sto tuttora pagando a caro prezzo”.
“Ho passato mesi da incubo, mesi in cui non mangiavo, non dormivo e mi sentivo il respiro spezzato” – ha confessato su Instagram.
La vicenda di Malika è davvero triste. E’ incredibile come nel 2021 esistano ancora questo tipo di repressioni. Esistono ancora genitori incapaci di capire, di allargare gli orizzonti oltre una famiglia tradizionale e farsi una ragione che l’amore per una figlia va oltre la persona che ha scelto di amare. Amare è essere liberi di farlo con chiunque. Ciò che deve importare ad un genitore è sapere che il proprio figlio/a sia felice.