Un genitore farebbe di tutto per aiutare la propria bambina star meglio, a costo di realizzare l’impossibile. Questo è proprio quello che è accaduto nei giorni scorsi e che vede protagonista una famiglia di Novara.
La propria figlia infatti, è malata di tumore e ricoverarsi nell’ospedale Gaslini di Genova sarebbe stato troppo per lei che, non voleva lasciare la propria casa. I suoi giocattoli e la sua camera la rendevano felice e l’aiutavano a non pensare al dolore che, da tempo sta vivendo.
Proprio per questo motivo, i genitori insieme ai medici e agli infermieri, hanno deciso di realizzare una soluzione inaspettata. Il viaggio ogni giorno da Novara a Genova sarebbe stato troppo difficoltoso e per questo motivo, i medici hanno avuto un’importante idea.
Il camper di famiglia nel giro di poche ore è diventato una vera e propria stanza d’ospedale dove, la bimba avrebbe potuto curarsi senza abbandonare il suo mondo.
“Mamma ho paura”, camper si trasforma in una camera d’ospedale per una bimba malata

Il mezzo di trasporto è stato parcheggiato all’interno di un’area non troppo lontana dall’Istituto Pediatrico. Ogni giorno medici e infermieri le prestavano assistenza partendo dal reparto fino a raggiungerla nella vettura.
Il camper del papà si è rivelato così una vera e propria salvezza per la piccola ma anche per i medici. A raccontare quanto accaduto è La Repubblica che, ha riportato le affermazioni di Sandro Dallorso ovvero il responsabile delle cure domiciliari della piccola.
È proprio lui a La Repubblica ad affermare: “In altri casi, quando la famiglia proviene da una regione distante, prende casa vicino al Gaslini. Oppure, se è di Genova o delle vicinanze, fa avanti e indietro”.
La piccola è affetta da una grave patologia oncologica e per questo deve sottoporsi ad una terapia che dura circa un’ora per ben 15 giorni consecutivi. La bambina in più occasioni aveva manifestato di non voler andare in ospedale affermando: “Mamma ho paura”. Il camper è stata una vera salvezza per lei che, ha potuto curarsi senza rinunciare alla sua “cameretta”.