Ore di vero terrore per i fan di Diego Armando Maradona che è stato operato al cervello durante la serata di ieri. Un momento davvero difficile ma soprattutto inaspettato per le tantissime persone che seguono l’ex calciatore da tutto il mondo.
Maradona in seguito a un trauma cranico infatti, si è dovuto sottoporre a un intervento al cervello per rimuovere un coagulo di sangue. L’orazione che ha preoccupato la sua grande famiglia e i tifosi sparsi per tutto il mondo però, è andato bene.
Un sospiro di sollievo per la famiglia dell’allenatore di calcio che, ha superato con facilità ma soprattutto con coraggio l’ennesimo momento difficile nella sua vita. A rilasciare alcune importanti dichiarazioni dopo l’operazione durata circa un’ora e mezza, è stato proprio il medico Leopoldo Luque.
Maradona operato al cervello: le parole del medico rassicurano
A dare la prima notizia dell’ematoma che in un primo momento non sembrava preoccupante è stato il giornale argentino La Naciòn. Esso infatti, aveva raccontato dell’incidente avvenuto in casa per il quale, Maradona avrebbe sbattuto la testa. Il tutto però, prima che Diego Armando si sentisse male durante la giornata di venerdì scorso.
L’operazione che ha spaventato l’intera famiglia di Maradona è terminata però per il meglio. Dopo circa un’ora e mezza Leopoldo Luque, nonché suo medico personale, ha confermato il successo dell’intervento per l’ex calciatore.
Lo stesso Luque ha così rilasciato alcune dichiarazioni spiegando le condizioni di salute di Maradona: “Siamo riusciti a rimuovere il coagulo di sangue. Diego ha affrontato bene l’operazione. È sotto controllo. C’è un po’ di drenaggio. Rimarrà ancora sotto controllo”.
Il medico ha poi aggiunto: “L’intervento è stato eseguito da una squadra selezionata composta da diversi rinomati neurochirurghi. L’intervento è durato circa un’ora e venti minuti, l’ematoma subdurale cronico è stato rimosso con successo. Diego è sveglio e va tutto molto bene“.
Ora che i tantissimi fan dell’ex calciatore sanno che l’operazione è andata per il meglio, riescono a mostrarsi molto più tranquilli e rassicurati. Erano infatti in migliaia le persone che, non appena hanno saputo dell’intervento si sono mostrati solidali ma soprattutto vicini alla famiglia dell’allenatore.