Marley Enjakovic per diversi anni ha sofferto di continua tosse e problemi respiratori ritenuti anomali per la sua giovane età. Il piccolo di soli 8 anni di recente è stato ricoverato fino a quando i medici, non hanno scoperto cosa stesse accadendo all’interno del suo corpicino.
Il bimbo insieme a tutta la sua famiglia vive a Adelaide in Austalia e per anni ha sofferto di una tosse persistente e fastidiosa. Ad essa nel corso del tempo si sono aggiunti anche forte nausea, vomito e problemi respiratori che, hanno allarmato i suoi genitori.
Il bimbo per oltre due anni ha convissuto con questo malessere che in un primo momento sembrava fosse passeggero. Nessuno infatti, compresi i suoi genitori, avrebbero mai pensato che Marley stesse rischiando gravemente la vita. Nel corso degli anni nessun medico era riuscito a capire cosa stesse accadendo al bambino e quale fosse la patologia che gli stava facendo del male.
La situazione però, si è aggravata lo scorso anno quando Marley Enjakovic è stato ricoverato per un peggioramento repentino della sua salute. Il piccolo infatti, aveva smesso di respirare autonomamente fino a quando, i medici hanno finalmente scoperto cosa gli stava provocando i gravi problemi respiratori.
Marley Enjakovic con problemi respiratori: la scoperta dei medici

Il bambino di soli 8 anni come riporta Metro.co.uk aveva un piccolo fiore di plastica ingerito quando aveva meno di 3 anni, rimasto incastrato per tutto questo tempo nelle vie respiratorie. Una volta scoperta la motivazione di tale fastidio, i medici del Royal Children’s Hospiral di Melbourne hanno operato d’urgenza il bimbo per estrargli il fiore.
Quest’ultimo rimosso dalla gola ha richiesto un delicatissimo intervento che ha reso molto lunga e complicata la convalescenza di Marley. A tal proposito a raccontare come sta il bimbo è sua mamma Skye proprio come riporta Il Mattino: “In genere la tosse compariva quando mio figlio mangiava, ma poi durava per ore ed era assolutamente spaventosa”.
“Lui ama giocare a calcio e basket, ma non poteva farlo per più di qualche minuto. All’inizio credevo soffrisse d’asma, poi ho pensato che i suoi problemi fossero connessi con l’ingestione di cibo e bevande. La scoperta mi ha ovviamente sconvolto, ma anche sollevato. Tutti questi anni, senza mai avere una risposta, per la nostra famiglia sono stati drammatici. Temevo che avesse una patologia rara, magari congenita, sin dalla nascita” ha spiegato la donna.
È proprio la mamma Skye a concludere: “Voglio lanciare un appello agli altri genitori: tenete sempre d’occhio i vostri figli e se sospettate che ci sia qualcosa che non va, fate tutto il possibile per capire la verità. Ora sono più felice che mai di avere mio figlio con me”.