Matrimonio e Coronavirus finalmente c’è il via libera. Con la fase 2 che sta proseguendo al meglio ripartono ufficialmente i matrimoni e le cerimonie per la felicità di chi vuole sposarsi. La regole da seguire in questo periodo da pandemia saranno rigide.
Matrimoni al via dunque una notizia positiva per location, catering, fotografi, regali, bomboniere, estetiste, parrucchieri e stilisti. Un comparto in cui lavorano tantissime persone rimaste bloccate per molte settimane. Tutta Italia sta iniziando ad organizzare le cerimonie.
Un paio di giorni fa sono ripartiti i riti a Napoli, nelle sale della Municipalità, mentre spostando l’attenzione a Bari tutto è iniziato rispettando le regole per la celebrazione emessa dal Comune.
Le regole per festeggiare un matrimonio in tempi di Covid19 sono severe ma vanno assolutamente rispettate. Le regole prevedono ospiti, fotografi e testimoni tutti con mascherina. Mentre per gli sposi possono non averla durante la cerimonia, rimanendo a due metri di distanza. Importante sarà igienizzare le mani e misurare la temperatura.
Inoltre servirà organizzare gli spazi per assicurare che ci sia il distanziamento fra gli invitati, il rispetto dell’interpersonale di almeno un metro e mezzo e postazione dedicata al rito con divisori in plexiglass.
Matrimonio e Coronavirus al via: le regole da rispettare per affrontare la cerimonia
Per sposarsi ai tempi del Coronavirus bisogna seguire degli accorgimenti, ma la ripartenza non sarà veloce e gli operatori stanno facendo pressione sulle istituzioni. Riporta leggo.it.
Ad esempio nelle ultime ore Vincenzo De Luca governatore campano ha avuto una riunione con i rappresentati del settore wedding assicurando che lavorerà sodo per arrivare ad una veloce ripresa, entro metà giugno.
“Serve subito un protocollo – avverte però Stefano Sgueglia, leader di Assocastelli, l’associazione delle dimore storiche ma anche alberghi dediti alle nozze – il 15 giugno è tardi, per organizzare un matrimonio ci vuole almeno un mese.
Noi siamo già pronti con il distanziamento dei tavoli e possiamo dividere in due giorni i matrimoni affollati: se hai 200 ospiti farai un giorno la cerimonia con 100 parenti e il giorno dopo con 100 amici”.
Tutti coloro che organizzano matrimoni domandano anche alle chiese di autorizzare le cerimonie durante la domenica, per smaltire le nozze arretrate accumulate in questi mesi. La Campania e la Puglia sono fra le regioni più attive, entrambe già hanno dato il via libera a battesimi e matrimoni in chiesa.
Tutto può essere fatto con un numero limitato di persone. Nessuno, per ora, si è sposato pronunciando il fatidico si davanti al prete in questa pandemia da Covid19.
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