La storia che stiamo per raccontarvi vede la città di Treviso come scenario di un racconto strappa lacrime e un matrimonio in una casa di riposo. I protagonisti sono due fidanzati ed il loro amore verso il padre di lei, residente in una casa di riposo.
I due fidanzati si sono sposati presso la chiesa di Catena di Villorba, ma per entrambi mancava una persona molto importate, il padre della sposa Renato, di 77 anni. Proprio per questo motivo, hanno deciso di rivivere quella grande emozione, ma questa volta presso la Ract di Santa Bona.
Cioè, la casa di riposo in cui si trovava il padre della sposa. Renato, nonostante fosse in carrozzina ha comunque accompagnato la figlia all’altare, all’interno della chiesetta della casa di riposo dell’Israa.
Quando la figlia aveva in mente di andare a trovare il padre solamente con il vestito da sposa. Non si sono fermati a questo. Difatti il giorno prima, Nicola, diventato il marito il giorno prima, si era organizzato assieme alla casa di riposo per organizzare una giornata speciale.
Matrimonio in casa di riposo, papà in carrozzina porta la sposa all’altare: “Non poteva venire in chiesa”

Il personale si è subito attivato per decorare la chiesa della casa di riposo. Hanno utilizzato fiori bianchi, lanterne e petali sull’acqua. In questo modo, questo secondo matrimonio, ha preso un significato ancor più importante.
Questa scelta si è collegata ad un evento molto importante, avvenuto due anni fa, precisamente il giorno prima del battesimo del secondo dei loro 2 figli. Questo episodio è stato raccontato dalla sposa, come riportato da Leggo.
“Quando stava bene mio papà aveva raccontato a Nicola che quando aveva chiesto la mano di mia mamma alla sua famiglia aveva dovuto superare un po’ di vergogna. E poi aveva concluso dicendo che anche Nicola avrebbe dovuto superare quel po’ di vergogna”.
Successivamente, Renato fu colpito da una grave emorragia cerebrale. Proprio per questo ha dovuto passare gli ultimi anni nella Ract di Santa Bona. Nicola, non avendo scordato il discorso fatto da Renato, ha deciso di chiedere la mano di Martina, davanti a lui.
Fino a due settimane prima del matrimonio, Renato era ricoverato in ospedale, ed a causa della sua fragilità non avrebbe potuto partecipare al matrimonio. Martina ha così voluto sottolineare che: “Ma per me era fondamentale condividere questo giorno con lui”.
Dopo essersi messi d’accordo con la psicologa della struttura e la coordinatrice, il marito è riuscito ad organizzare il tutto. Martina, ha poi concluso il racconto dicendo che: “Quando siamo entrati, dopo la cerimonia a Catena, abbiamo trovato mio papà sulla sedia, vestito per l’occasione è stato lui ad accompagnarmi all’altare della chiesa. E lì io e Nicola abbiamo riletto le nostre promesse. Papà non parla, ma con gli occhi, a modo suo, si è comunque espresso”.