Maurizio Fugatti, presidente della provincia autonoma di Trento è tornato nuovamente alla carica rilasciando delle nuove dichiarazioni contro l’orsa Jj4. Quest’ultimo dopo la nuova ordinanza richiesta pochi giorni fa, ha voluto sottolineare la sua posizione ma soprattutto la sua idea di quello che realmente dovrebbe essere fatto.
L’orsa accusata di aver tolto la vita al giovane runner Andrea Papi ora si trova all’interno del Casteller di Trento in attesa dell’udienza che il Tar terrà l’11 maggio. È proprio quest’ultima dopo gli svariati ricordi da parte della Lav ad aver rimandato la decisione di abbattimento presentata dallo stesso Fugatti.
Il presidente però, sembra non aver nessuna intenzione di attendere l’11 maggio e ancora una volta è tornato ad esprimere le sue parole su Jj4. Affermazioni che, ancora una volta hanno lasciato tutti senza parole e che hanno spinto gli animalisti e gli enti a sporgere diffida nei suoi confronti.
Maurizio Fugatti, le nuove dichiarazioni contro l’orsa Jj4

Fugatti non ha nessuna intenzione di tornare sui suoi passi e nella giornata di oggi ha dato via ad un nuovo inaspettato e duro sfogo. È proprio lui infatti, come riporta il sito Open.online ad affermare: “Faccia la fine che deve fare, io la abbatterei domani mattina se me lo fanno fare”.
“Il problema non è lei ma i circa 70 orsi in eccesso che ci sono sul territorio rispetto al progetto originale. In Trentino ce ne sono oltre 100 e non si sono mossi nelle altre regioni” spiega Fugatti durante lo sfogo.
Quest’ultimo poi, in occasione della sua presenza alla Scuola Politica di formazione della Lega ha voluto dichiarare: “So che il tema è molto divisivo fuori dal Trentino invece lì ci unisce molto nella nostra regione. I trentini su questo sono molto uniti, è giusto che gli altri si chiedano perché”.
“Un giovane di 26 anni è morto perché aggredito da un orso, dopo sette, otto aggressioni alle persone, dispiace dirlo ma si sapeva che sarebbe successo. Perché non c’è stata la volontà e si è sempre ragionato in termini ideologici”.
Fugatti termina poi affermando: “Non è più accettabile l’equilibrio uomo e animale con i numeri che ci sono. O troviamo un posto dove spostare questi animali oppure si deve fare come fanno in tutto il mondo, dove gli orsi cattivi li abbattono e per quelli in eccesso si fa una selezione. Il Trentino non può snaturare le sue montagne e cambiare il suo approccio alla vita perché ci sono gli orsi”.