Il serale di Amici 22 è ormai alle porte e tra le possibili ballerina pronte ad accedervi c’è anche Megan Ria. La giovane ragazza è entrata a far parte della scuola ormai da diversi mesi, inizialmente grazie alla scelta di Raimondo Todaro e poi subito dopo grazie a Manuel Lo.
Quest’ultimo infatti, diverse settimane fa aveva proposto una scambio di professore pronta ancora una volta a mettersi in gioco cercando di dimostrare tutta la sua energia e la sua bravura. Dietro quei grandi ricchi, gli occhi marroni e la sua grande bellezza c’è una storia di vita che, nessuno si sarebbe mai aspettato.
A rivelare il passato sofferente della giovane ragazza sono i nonni che, di recente hanno raccontato e descritto sulla la bontà nascosta nel cuore della ballerina.
Quest’ultimi intervistati dal settimanale Di Più, hanno voluto descrivere come Megan non abbia mai mollato ma anche come, nonostante le difficoltà non si sia mai scoraggiata. Alcuni importanti retroscena inediti che raccontano la sua infanzia e le difficoltà economiche che ha dovuto affrontare.

Megan Ria prima di Amici 22: il doloroso passato raccontato dai nonni
I nonni intervistati dal settimanale Di Più, hanno voluto spiegare il passato e alcuni retroscena che riguardano la famosa ballerina di Amici. Quest’ultimi infatti, hanno specificato: “Megan è come una figlia. Da quando è nata ha trascorso le estati da noi, abbiamo contribuito alla sua crescita. Lo sa che nostra nipote ha esordito a cinque anni in TV con Paolo Bonolis? Ha partecipato a una puntata di Chi ha incastrato Peter Pan”.
“Se è vero della storia di povertà e che nostro figlio era contrario al fatto che lei ballasse? Quello che posso dirle è che mio figlio e sua moglie iscrissero Megan a danza classica quando lei aveva tre anni. Poi, però, i genitori si sono separati. La bambina aveva sei anni” spiegano i nonni.
Anche Megan all’interno della scuola, aveva voluto raccontare la sua infanzia e i grandi sacrifici fatti per proseguire la sua passione per la danza. Fu proprio lei ad affermare: “Lei aveva pochissimi soldi, non si comprava niente. Tante volte non ce la facevamo ad andare avanti, ci mancava la luce a casa. Lei faceva trecentomila lavori, pulizie ecc e mi diceva non mi interessa avere vestiti, mangiamo la pasta in bianco”.