Meteo e Coronavirus, il caldo lo bloccherà davvero? Cosa dicono gli studi. In questi giorni molto delicati per il mondo intero, i ricercatori e gli scienziati sono all’attivo per approfondire il Covid-19. Qual è la correlazione tra meteo e coronavirus?
In molti si sono chiesti se, ad esempio, potesse in qualche modo influire lo smog, o l’umidità per una diffusione con maggior numero di contagi. Lo studio, che è in continua revisione ed evoluzione con le recenti scoperte, è pubblicato online.
A condurre lo studio sono stati Ke Tang, Fai Keng, Jingyuan Wang e Weifeng Lv. Lo studio cinese, che si può leggere interamente sul sito, ha deciso di analizzare approfondendo le statistiche. Hanno valutato dei campioni di circa 100 città cinesi, comprese i luoghi in cui erano scoppiati i focolai.
Lo studio si chiama High Temperature and High Humidity Reduce the Trasmission of COVID-19. Uno dei fattori maggiori che hanno voluto approfondire è proprio il tempo. Hanno stabilito delle date precise, in particolare attorno al 21-23 Gennaio e hanno controllato il relativo tasso di umidità.
Inoltre, hanno considerato il fattore R di contagio. Hanno da subito notato che, in un ambiente più caldo e umido, il numero di contagi era molto più basso rispetto alle zone in cui c’era maggiore aria secca e fredda. Quali sono dunque le conseguenze e cosa possiamo capire?
Meteo e Coronavirus: il caldo potrebbe fermarlo?
E’ bene prestare attenzione tuttavia che il caldo non elimina totalmente il virus, non al 100%. E’ una affermazione inesatta, in quanto comunque, in ambienti più caldi, alcuni contagi di Coronavirus si sono verificati, sebbene in misura minore.
A tutti gli effetti, lo studio suggerisce che il fattore R di contagi tende ad aumentare in presenza di alcune condizioni climatiche sfavorevoli. Un po’ come accade per l’influenza, dunque, che resiste bene all’inverno, ma comincia ad avere minor resistenza in primavera o in estate.
In estate, dunque, il Covid-19 potrebbe essere meno resistente? Sì, secondo lo studio potrebbero verificarsi un minor numero di contagi. Di conseguenza, la situazione migliorerebbe con l’aumento sostanziale delle temperature in Europa, come riporta 3bmeteo.
E’ importante dire, infine, che il nostro sistema immunitario tende a indebolirsi con l’abbassarsi delle temperature. In particolare, un’aria secca e fredda risulterebbe più difficile da affrontare per il nostro organismo. Uno studio molto importante; vi terremo aggiornati con ulteriori revisioni.