Meteo giorni della merla tanto freddo in arrivo e la tradizione sarà rispettata. La tradizione vuole che il 29-30 e 31 gennaio siano i giorni della Merla, che per chi non lo sapesse, sono i giorni più freddi dell’anno. Proprio quest’anno, si era detto che potessero esserci delle sorprese, per via di un ciclone carico di venti freddi e maltempo su diverse regioni italiane.
Gli ultimi aggiornamenti però portano delle novità molto interessanti. La stagione invernale almeno fino ad oggi è stata piuttosto altalenante, ci sono stati periodi molto freddi alternati a pause gelide molto lunghe.
Insomma, il tempo è stato parecchio instabile ma il vero ed intenso inverno potrebbe arrivare nei prossimi giorni. Qualcosa potrebbe cambiare proprio con l’avvicinarsi dei giorni della merla e dunque per fine gennaio.
Meteo giorni della merla, freddo polare in arrivo
A partire dal prossimo 29 gennaio, quindi, in Italia potrebbe accadere di tutto, con correnti atlantiche provenienti dal Nord Europa.
Sono previsti -25°c al Polo Nord e sulla penisola Scandinava. Questo vento gelido potrebbe arrivare dall’Europa centrale e fiondarsi direttamente nel bacino del Mediterraneo, dando origine a precipitazioni anche piuttosto abbondanti su alcune zone d’Italia.
Al momento non possiamo sapere con certezza che cosa accadrà ne tantomeno conoscere le regioni più a rischio, ma una cosa è certa, la tradizione dei giorni della Merla non saranno smentiti.
Il ciclone potrebbe colpire per lo più il Centro Sud con rovesci intensi e nevicate anche a bassa quota. Inoltre, potrebbero arrivare dei forti venti e nevicate a bassa quota.
Ma perché si chiamano i giorni della merla?
Secondo una leggenda, questi uccelli dalle piume bianche e soffici, raccoglievano d’inverno le provviste per sopravvivere al gelo. Avrebbero atteso di uscire quando il sole sarebbe stato più calco e pare abbiano atteso il 28 gennaio.
Le merle erano così felici che l’inverno si infuriò e fece calare un vento gelido che ghiacciò le merle insieme ai germogli ed ai loro nidi. I merli furono così costretti a nascondersi nei camini delle case, uscendo dolo a febbraio. La fuliggine però annerì per sempre le piume bianche e divennero neri, così come li conosciamo oggi.