Sono passati quasi 7 anni dall’incidente sulle piste da sci di Michael Schumacher. Da allora le notizie sul suo stato di salute sono sempre state molto vaghe. La famiglia dell’ex campione di Formula 1 ha preferito intraprendere la strada della riservatezza.
Ma oggi le parole del neurologo Erich Riederer non danno molte speranze: “Michael Schumacher è sveglio, respira, il suo cuore batte, probabilmente può sedersi e fare piccoli passi con aiuto, ma non di più. Credo che questo sia il massimo che possa fare” – ha detto il dottore.
In tanti nel corso degli anni hanno sperato in un recupero totale del tedesco, ma oggi il professore tedesco ha praticamente annunciato che le speranze sono minime. “Penso che sia in uno stato vegetativo, il che significa che è sveglio ma non risponde”– ha detto in un documentario su Schumacher realizzato da TMC Francia.
Michael Schumacher: l’ex manager non ha perso ancora le speranze
Anche l’ex manager di Schumacher Willi Weber, colpito tra l’altro da ictus le scorse settimane aveva dichiarato: “So che Michael è gravemente ferito, ma sfortunatamente non ho notizie dei suoi progressi. Mi piacerebbe stringergli la mano, magari sapere come sta, ma tutto questo è rifiutato da Corinna. Teme che capisca immediatamente la verità e che riveli tutto al pubblico. Credo fermamente nella guarigione di Michael. Lui è un combattente e utilizzerà tutte le possibilità in suo possibile. Questa non può essere la fine. Prego per lui e sono convinto che prima o poi lo rivedrò”.
Erano passate da poco le 11 del 29 dicembre 2013 quando Schumacher durante una discesa con gli sci a Méribel in Francia, cadde e batté violentemente la testa contro una roccia. Fu ricoverato d’urgenza in stato semicomatoso e sottoposto a un intervento per grave trauma cranico ed emorragia cerebrale. Circa 6 mesi dopo fu dimesso dall’ospedale per iniziare la sua riabilitazione a casa.