Giovanni Paolo II è ricordato con rispetto e amore dai suoi fedeli. Durante la sua vita, è riuscito a compiere diversi miracoli. Quando fu proposta la sua beatificazione, la Chiesa ha dovuto esaminare più di 200 miracoli. In particolare, ad oggi, se ne ricorda uno.
Perché? Perché anche i medici rimasero senza parole. Durante il controllo dei miracoli di Giovanni Paolo II, era presente Carlo Jovine. Carlo Jovine è un professore, un primario e un neurologo dell’Ospedale San Giovanni Battista dell’Ordine di Malta.
Al centro del miracolo, c’è Suor Marie Simone-Pierre Normand. Questa suora era in fin di vita, non le rimaneva molto da vivere. Tra l’altro, era affetta dal Morbo di Parkinson.
Il Morbo di Parkinson non lascia scampo alle persone, purtroppo. Una malattia degenerativa, che causa problemi neurologici e motori.
Tutto ciò che sappiamo del morbo è che non si può guarire. Ad oggi, non c’è una cura né un trattamento efficace per la guarigione.
C’è solo un trattamento per calmare i sintomi e le disabilità che causa il morbo. Tuttavia, dopo avere conosciuto Giovanni Paolo, Suor Marie Simone-Pierre Normand guarisce miracolosamente.
A riguardo intervenne proprio Carlo Jovine, che esaminò il caso. La scienza si piegò alla religione, ai misteri più alti, che ad oggi non abbiamo la sapienza di conoscere.
Il miracolo di Giovanni Paolo II: la scienza lo conferma
Alcuni dottori hanno avanzato l’ipotesi che la suora non fosse davvero malata del Morbo di Parkinson. Tuttavia, la diagnosi del morbo era stata fatta da moltissimi medici, anche dai più illustri.
Non è possibile ammettere pertanto che la suora non fosse malata. A questo puto, Jovine ha dovuto riconoscere un fatto semplice e obiettivo: il Morbo di Parkinson c’era, ma dopo era sparito.
Grazie al miracolo di Giovanni Paolo II, la suora era finalmente libera dalla sua malattia. Non aveva più tremori né avrebbe dovuto sottoporsi a lunghe e pericolose operazioni.
Di fronte a questi miracoli, questi fatti inspiegabili, la scienza cerca sempre di trovare un motivo. In realtà, le ragioni di Dio sono ben più grandi.
Il disegno che Dio ha fatto per ognuno di noi è tracciato dal destino… a questo dobbiamo attenerci. Non è sempre necessario dovere giustificare un miracolo.
Perché quando avviene dobbiamo ringraziare che sia, appunto, avvenuto. La grandezza di Giovanni Paolo II ci manca ogni giorno: dopotutto, ha salvato centinaia di persone e ha avvicinato i giovani alla Chiesa.