Un grande cambiamento vede protagonista anche il classico modello 730 che, dopo gli ultimi decreti ha subito delle modifiche importanti. A spiegare tutte le novità che riguardano le dichiarazioni in maniera di imposte sui redditi, è lo stesso Palazzo Chigi.
Quest’ultimo all’interno di alcune dettagliate dichiarazioni ha voluto precisare le nuove scadenze, i rimborsi ma anche la novità che prevede la dichiarazione precompilata. Un vero e proprio cambiamento per tutti i cittadini italiani che si trovano a dover riempire il nuovo modulo. Ecco tutte le novità.
Modello 730, tutte le novità dal 2024: Scadenze, rimborsi e dichiarazione precompilata

A spiegare nel dettaglio i cambiamenti del modello 730 e tutte le novità che lo vedono protagonista è il Viceministro dell’Economia, Maurizio Leo. È proprio quest’ultimo infatti, a precisare come per tutti i contribuenti senza partita Iva potranno presentare il modello.
“L’adempimento dichiarativo in modalità semplificata potrà essere assolto anche dai contribuenti titolari, ad esempio, di redditi diversi di natura finanziaria ovvero che abbiano effettuato investimenti all’estero”.
“Le tipologie reddituali che, per ciascun anno d’imposta, potranno essere incluse nel modello semplificato, saranno stabilite con il provvedimento del direttore dell’Agenzia con il quale è approvato tale modello” spiega di Leo.
Il nuovo modello però, prende in carico anche i contribuenti titolari di redditi diversi da quello del dipendente e della pensione, compresa la partita Iva. Di Leo dichiara: “A partire dal 2024 con riferimento al periodo d’imposta 2023 le informazioni a disposizione dell’Agenzia delle Entrate siano utilizzate per l’elaborazione della dichiarazione precompilata”.
“Si parla anche nei confronti dei contribuenti persone fisiche titolari di redditi differenti da quelli di lavoro dipendente e pensione. In questo modo tali contribuenti, tra i quali rientrano anche i titolari di redditi di lavoro autonomo e d’impresa” termina il Viceministro dell’Economia. Un importante novità che partirà proprio dal 2024 per le persone con o senza partita Iva.